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«A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina» (Giulio Andreotti)
E mentre c’è chi scommette sulla tenuta della maggioranza, ci sta anche chi gioca con i numeri.
Secondo la gran parte degli osservatori politici le differenze sostanziali tra il gruppo Di Natale e gli amici di Orsomarso sono insuperabili o quantomeno lo diverranno in prossimità del voto per il rinnovo del Parlamento: ovvero al massimo previsto per il prossimo anno.
Ma qualcuno, al contempo, ha iniziato a giocare con i numeri e con i nomi.
Ed allora la maggioranza, secondo costoro, non avrebbe nessun problema di tenuta perché per ogni dinataliano che farebbe un passo indietro, ci sarebbe qualcuno che dai banchi della opposizione “zomperebbe” in maggioranza.
Dando per scontata l’irriducibilità della Ciodaro e di Perrotta, un po’ tutti potrebbero venir tirati per il lembo della giacca.
A cominciare da D’Arienzo e Grupillo fino alla Saragò, la cui competenza maturata e la sagacia amministrativa potrebbero giovare molto alla comunque ancora inesperta giunta Politano.
E qualcuno immagina che persino l’astro nascente della politica locale potrebbe accordarsi per la realizzazione di alcuni punti programmatici.
Ed allora, da qui ad un anno o forse anche meno, si potrebbe assistere ad un rimescolamento delle carte.
Ed in questo caso l’unico vincitore, infine, risulterebbe Fausto Orsomarso, a cui si potrebbe anche addurre un clamoroso ricompattamento nel centrosinistra fra i dinataliani ed i perrottiani. Ma fra le fila della opposizione.
Fantapolitica? Può essere, ma tra salti della quaglia, ripensamenti, e cambi di casacca negli ultimi anni abbiamo assistito a situazioni ancor più clamorose.
