Dal momento in cui si è reso necessario organizzare l’evento finale con cui si è conclusa l’esperienza del Programma Operativo Nazionale (Pon Inclusione-Avviso 3-2016), l’ufficio diretto dall’ingegner Fabio Pavone del comune di Paola – che coordina le attività dell’A.T.S. composta dai comuni di Acquappesa, Bonifati, Cetraro, Falconara, Fuscaldo, Guardia Piemontese, Paola, Sangineto e San Lucido – si è messo immediatamente alla ricerca di qualcuno che si dedicasse «alla illustrazione del progetto e alla divulgazione dei risultati raggiunti».
Il programma in questione ha rappresentato il coronamento di un’attività corale, nella quale la città del Santo – in veste di ente capofila – è stata più volte teatro di incontri e riunioni, quindi anche sede naturale per l’appuntamento finale: una kermesse dedicata all’esposizione dei risultati, svoltasi lo scorso 12 gennaio e durata più di un’ora.
Considerata la rilevanza dell’appuntamento, che ha visto coinvolti – anche se seduti in platea e non al tavolo dei relatori – gli amministratori di nove comuni (rappresentanti di una comunità complessiva di quasi cinquantamila abitanti), s’è reso necessario reperire un organizzatore che fosse in grado di realizzare l’azione “A.2.a”, codice – a quanto pare – dedicato proprio all’evento finale.
Dopo una rapida procedura, snellita perché consistente in un affidamento diretto, l’ufficio dell’ingegner Pavone si è infine determinato nel verso di una scelta che ha implicato la professionalità della «TTPRODUCTION DI TROTTA ANTONIO» da Fuscaldo, per un importo complessivo da 8mila e 500 euro.
Dando per scontato che l’evento finale sia stato quello declamato anche attraverso un comunicato diramato dall’Ufficio Stampa del Comune di Paola (che non si comprende quando sia stato istituito, né chi ne siano i responsabili), viene da chiedersi cosa sia stato fatto di tanto clamoroso da essere costato qualcosa come 80 euro al minuto.
Ovviamente di risposte a questo quesito ce ne saranno un’infinità, ma al momento non ne sovvengono, né tantomeno se ne riscontrano nell’atto a firma dell’ingegner Pavone. Però c’è da rimarcare il gradimento della convention che, almeno dando credito alle parole dell’assessore regionale Emma Staine (riportate nel comunicato del mai costituito “ufficio stampa” del Sant’Agostino), rappresenta «l’ottima iniziativa del comune di Paola (come se l’essere “capofila”, determinasse uno status di superiorità sugli altri comuni dell’A.T.S., ndr). Questa è la possibilità giusta e concreta per divulgare i risultai portati sul territorio con tanto lavoro e tanti sacrifici».
Lavoro e sacrifici che, per un’opera di divulgazione, con 8.500 euro per un solo appuntamento, paiono lautamente ricompensati.