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Cosmo De Matteis: «la politica è morta, tra balle e rigurgiti neri»

A distanza di pochi mesi dall’insediamento del governo di destra, alcune mie personali riflessioni di parte, a vasto raggio.

Alcuni commentatori e politici, avevano sperato che il nuovo governo si muovesse in modo liberale e democratico, rinnegando le sue radici fasciste, ripeto: fasciste. Oggi la seconda carica dello Stato è incarnata da un personaggio che si vanta di avere il busto di Mussolini sulla sua scrivania, il solo richiamare questo personaggio, giustamente definito il capobanda da un recente libro che consiglio di leggere, mi riporta alla mente un personaggio rissoso, che girava con pistola e coltello, che ha fatto ammazzare centinaia di persone libere, che ha fatto assaltare prefetture, costringendo centinaia di sindaci – liberamente eletti – a dimettersi, uccidendo i suoi avversari, facendoli girare sui cofani delle macchine per le città, come purtroppo si fa ancora in qualche paese con i cinghiali. Nomi e cognomi di questi uomini, sono tutti documentati.

Che dire del figlio fatto uccidere e della moglie morta in manicomio?

Se questo è un mito a cui si richiama il presidente del senato, stiamo messi molto male. Lo stesso che dovrebbe assumere, come tutti i predecessori, un ruolo super partes, fa solo manifestazioni a favore del suo partito. Un personaggio che pubblicamente, sino a poco tempo fa, partecipava a raduni fascisti, facendo il saluto romano di triste memoria.

Che dire della presidente Meloni, quale sia il suo reale volto. Esalta la giustizia e poi appoggia le assurde richieste di un ex magistrato che, per le sue indagini come PM, fece migliaia di ore di intercettazioni e, guarda caso, dopo il via libera alla sua nomina di ministro da parte di Berlusconi, si scaglia contro i suoi ex colleghi e vuole abolire le intercettazioni. Pure dopo l’arresto di Messina Denaro.

Nordio, in questo arresto, è stato proprio sfiqato. Chiarisce che se le intercettazioni restano per mafia e terrorismo, sarebbe solo ridicolo, se non tragico per tutti quei servitori leali della giustizia che gli ribadiscono che la mafia non ha una linea diretta da intercettare.

Guarda caso chi l’appoggia, oltre la sua maggioranza, siamo Calenda e Renzi, che i giornalisti continuano a definire “di opposizione”. Ma fatemi il piacere! Renzi, il peggior politico della storia.

Questo governo vuole ribaltare la storia cercando di imporre nuovi testi scolastici, vogliono riportare i giovani balilla sotto altro nome vogliono imporre il bavaglio alla Stampa, sotto varie forme come fece il loro idolo per venti anni vogliono modificare la costituzione a loro piacimento in senso dittatoriale: hanno detto anche da soli.

Bene poi si vedrà nelle piazze se gli italiani, che si sono astenuti dal votarli, staranno buoni e silenti.

Che dire della campagna elettorale costruita su falsi slogan: le famose accise da abolire sono aumentate, le risorse ber la sanità e la scuola pubblica sono diminuite, mentre nel privato sono aumentate per entrambe.

Oggi siamo tartassati da fiction tipo “Il nostro generale” o “Borsellino e Falcone”: si riempiono la bocca, esaltando questi personaggi condannati a morte da uno Stato che di fatto li aveva mandati allo sbaraglio, lasciati soli e spesso contrastati. Cosi come aveva fatto Mussolini, che inizialmente in Emilia Romagna aveva rimosso il prefetto Mori, colpevole di aver fatto arrestare degli assassini fascisti. Salvo poi richiamarlo per la lotta alla mafia siciliana. Ed ancora una volta, quando si preparavano le manette per i gerarchi, promosso e mandato a Roma.

Poi, per sorridere, pensate alla cultura e al ministro all’incultura Sangiuliano: «Dante era di destra»; siamo alla follia pura.

La loro incompetenza è nei loro atti. Oggi dicono «A» e domani diventa «Z»,  «meno tasse»: balle; «meno immigrati»: balle; «più sicurezza»: balle; «diritti per le donne»: diminuiti.

Potrei continuare a lungo tra storia e triste realtà. Oggi, come ha scritto un politico (che io non stimo in quanto politico a vita):  «la politica è morta».

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