giovanni politano nuova era

Errori su richieste tributi? «Colpa del sofware». E debiti? «Ereditati»

Dopo la “tirata d’orecchie” giunta di recente dagli esponenti della minoranza consiliare riconducibili alla coalizione giunta seconda al ballottaggio (“La Paola che non ti aspetti”, guidata dall’ex candidata a sindaco Emira Ciodaro), l’amministrazione comunale di Paola ha inteso replicare.

Con una nota stampa, gli attuali inquilini del Sant’Agostino hanno spiegato l’attualità finanziaria vissuta in municipio, dove di certo non regna quella floridità di cassa necessaria a poter agire con tranquillità.

Queste le puntualizzazioni offerte dai rappresentanti de “La nuova era” di Giovanni Politano: «In questi mesi – si legge nel comunicato – abbiamo lavorato sodo per risanare la condizione economica dell’ente, dovendoci interfacciare con un quadro più critico del previsto. Ci si chiederà come mai non si riesce ad avere un dato definitivo dei numeri, soprattutto per quanto concerne i debiti fuori bilancio. Ricordiamo – continua l’amministrazione paolana – che nonostante i primi provvedimenti da noi adottati l’ente lavora ancora sotto organico, che gli uffici sono costretti a conciliare il lavoro ordinario, fatto di scadenze ed atti, con quello straordinario di accertamento della massa passiva».

In virtù di questo stato di cose, secondo gli amministratori: «Siamo a buon punto, e vogliamo ringraziare tutti i dipendenti che in questi giorni si sono adoperati per fare una ricognizione puntigliosa delle masse debitorie per procedere verso la quantificazione definitiva, e successivamente si valuterà se la strada del riequilibrio è effettivamente percorribile».

Rassicurando la cittadinanza sulle scelte sinora operate, i supporter dell’attuale esperienza di governo cittadino hanno fatto sapere che: «È nostra precisa intenzione mettere in atto tutte le misure necessarie ad evitare un altro dissesto, nonostante la precarietà dello stato dell’ente».

Scrollandosi di dosso le responsabilità del momento, ricondotte al recente passato amministrativo targato Roberto Perrotta, i “politaniani” hanno spiegato che: «Stanno arrivando numerose sentenze di condanna dell’ente, siamo oggetto di un commissariamento da parte del Tar, elementi da noi ereditati e sicuramente non imputabili al nostro operato».

Al fine di corroborare questa tesi, la maggioranza ha precisato che, per quanto riguarda la prescrizione biennale dei canoni idrici, definita oggetto «di campagne di demagogia da varie forze di opposizione», esiste la relazione del dottor Passerini, esperto contabile la cui relazione «chiarisce che il comune di Paola è tendenzialmente in linea con quanto previsto nella normativa, e le annualità precedenti non rientrano nella casistica della prescrizione biennale, ma vi si rientra unicamente per quanto concerne i consumi del 2019. Per tutte le altre annualità precedenti all’entrata in vigore della normativa, avendo inviato regolarmente la bolletta della fornitura idrica, il comune di Paola non è soggetto alla prescrizione biennale».

«In merito al disguido relativo alle dimostrazioni di pagamento delle utenze – conclude il comunicato – Il disagio è stato dovuto ad una problematica relativa al funzionamento del software, che, a causa di un bug informatico non ha opportunamente collegato il codice fiscale dei contribuenti alla distinta di pagamento. Il chiarimento è volto ad illustrare il quadro alla cittadinanza in modo da non creare allarmismi e auspicare alla collaborazione».

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