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Paola – Concretezza e Sostenibilità: parole chiave di Libera Scelta

di Asmara Bassetti

È stata una piazza del Popolo attenta e partecipe quella presente al primo comizio della lista Libera Scelta, guidata dal candidato a sindaco Tonino Cassano, già noto alla comunità paolana per aver ricoperto il ruolo di vice primo cittadino nell’esperienza precedente all’ultima che si è conclusa prima della fine del mandato. Vari gli interventi che si sono susseguiti, che hanno visto protagonisti alcuni degli iscritti al gruppo politico: Francesco Eboli, Chiara Cassano, Tatjana Calvano, Francesco Giglio, e lo stesso aspirante alla fascia tricolore, che ha chiuso gli interventi.

Durante il comizio, è rimbombata spesso la parola chiave “sostenibilità”: economica, ambientale, e politico-sociale.

«Dopo mesi di bugie e accuse che non meritiamo, è giunto il momento di rispondere e fare chiarezza» sono le parole di Francesco Eboli, che ha puntato l’attenzione anche sulla necessità di dare voce alle nuove generazioni, sottolineando la mancanza di spazi a loro dedicati, e tirando una “frecciata” sui metodi usati dalle altre coalizioni fin da prima delle elezioni: «Mentre altri avevano già chiaro chi candidare, rimarcando la necessità di mettere il cappello sulla sedia del sindaco, noi abbiamo cercato di individuare un candidato di superamento che ci rappresentasse». E ancora «Vogliamo dimostrare che siamo diversi e non migliori. Diversi da chi si è proposto e non è stato capace di amministrare».

Trasparenza, sostenibilità e democrazia partecipata sono stati gli elementi principali dell’intervento di Tatjana Calvano, che ha evidenziato criticità strutturali e amministrative, sottolineando che la sostenibilità deve essere la colonna portante di ogni progetto, sociale, politico e ambientale, e di quanto sia importante la necessità di una task force per intercettare fondi. «La prima cosa da fare sarà far tornare il palazzo di città nel cuore del centro, per far si che sia sempre accessibile: siamo noi ad essere al servizio del popolo e non viceversa». Attenzione particolare sarà data alle donne, grazie alla creazione di asili, di centri di incontro, e di momenti di formazione che favoriscano l’inserimento lavorativo.

Energia e consapevolezza hanno accompagnato le parole emozionate di Chiara Cassano, 19enne alla sua prima esperienza politica, che ha portato sul palco la voce delle nuove generazioni: «E’ stato un atto di coraggio da parte della coalizione aver scelto me. Darmi l’occasione di essere qui non è così scontato, né sono entusiasta, e non vedo l’ora di fare questo cammino che non durerà solo ora: non possiamo scendere in campo solo per un mese, il cambiamento deve essere frutto di costanza e dedizione» dice.

Francesco Giglio parla invece del finanziamento mancato del porto, e del mancato sfruttamento delle opportunità infrastrutturali, come la galleria Santo Marco, aggiungendo: «Tonino Cassano è un uomo a servizio delle istituzioni, che incarna i valori in cui crediamo, che si è fatto carico dei problemi di questo ente quando è stato chiamato, presente per tutti, il miglior sindaco che la città può eleggere» dice, e conclude «Non rivendichiamo nessuna superiorità intellettuale, né una superiorità morale, né di onestà, non siamo migliori, semplicemente siamo diversi» ha detto riprendendo le parole di Eboli.

A chiudere il primo comizio della lista Libera Scelta, il candidato a sindaco, che rivendica di aver lasciato – nel periodo in cui rivestiva la carica di vice sindaco – il comune con due soli parametri negativi, rispetto ai cinque del periodo attuale, parlando anche della gestione fallimentare dei rifiuti organici. L’aspirante sindaco ha posto l’accento su credibilità e trasparenza, proponendo anche una gestione intercomunale dei servizi per ottenere più fondi e risparmi. «Non siamo qui per fare la guerra a nessuno, ma per proporre le nostre idee. Pensiamo di avere quel giusto mix di esperienza, di capacità di stare in mezzo alla gente e di metterci in gioco». E conclude con un messaggio forte: «Anche il più grande degli alberi nasce da un piccolo seme, ma bisogna piantarlo e metterlo in condizioni di germogliare, e crescere rigoglioso, un processo lento che richiede pazienza e competenza. Ed è necessario piantare questo seme, mentre noi continuiamo a rimandare questo momento continuando ad attaccarci alle ultime foglie di un vecchio albero che ormai ha fatto il suo tempo».

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