Per decenni ,il medico di famiglia, il medico condotto ancora prima ,sono stati il perno, della sanità in Italia .Nei piccoli centri dalla letteratura ,sappiamo, che i riferimenti erano ,il prete, il maresciallo dei carabinieri, ed il medico di famiglia. Presenti , negli eventi lieti, o tragici, erano il riferimento di tutti .Il medico in particolare ,nonostante i limiti di modesti ambulatori, era in grado di affrontare interventi che oggi richiedono strutture e specialisti ,l evoluzione della scienza è anche questo .Cito un esempio banale , il parto avveniva normalmente a domicilio ,oggi è impensabile. Dagli anni duemila in poi, questa figura va sparendo. Molteplici cause hanno contribuito a questo declino. Politico, i vari governi di sinistra e di destra, hanno avviato lo smantellamento del sistema sanitario pubblico . Non entro nel merito del numero chiuso e delle pessime conseguenze, quali i business delle società di preparazione agli esami, o delle raccomandazioni, ma in particolare la mancata programmazione .Oggi in tutta Italia , mancano i medici di famiglia ,come medico pensionato esprimo alcune riflessioni. La tecnologia avrebbe dovuto facilitare il lavoro, purtroppo il carico burocratico è diventato insostenibile, ,il numero enorme di certificazioni varie, che implicano anche responsabilità legali, sono esorbitanti, le continue limitazioni prescrittive ,con addebiti di miglia di euro, se non si rispettano determinati parametri. I rapporti conflittuali ,con specialisti ed ospedalieri, spesso anche con gli stessi pazienti, hanno portato la categoria a livelli di stress notevoli ,molto frequentemente con conseguenze psico-fisiche e danni personali. Vi sono altri lati negativi, che oggi vivono questi medici .Per anni il medico veniva visto come una persona benestante per il suo reddito. Sfatiamo questo mito ,il medico di famiglia ha un pessimo contratto, ,un ente privato gestisce i loro stipendi e le loro pensioni. La cassa pensione ENPAM, spesso all attenzione di trasmissioni quali REPORT, hanno svelato come una lobby ristretta di medici, con stipendi astronomici ,gestisca questo patrimonio immenso. Questo medico è considerato un libero professionista, con tutte le spese che sono notevoli a proprio carico ,per non citare l altissima tassazione a cui è sottoposto .Molti non sanno che il medico di famiglia ,non ha i diritti degli altri lavoratori, ,niente ferie ,la malattia è una forma assicurativa ,ma se non trovi un sostituto, sei costretto a lavorare con tutti i malanni .Ancora peggio le colleghe per quanto concerne la gravidanza. Unici nel mondo lavorativo il medico di famiglia non ha la tredicesima ,ma soprattutto non ha ,anche dopo quaranta anni di servizio , alcuna buonuscita. Realmente quei medici che svolgono ,correttamente , questa sola attività, possono essere equiparati alla classe media impiegatizia, senza i vantaggi degli stessi. Alla luce di tutto ciò ,potrei continuare a lungo .Ecco la crisi del territorio e la fuga da questo settore. Ancora peggio sono stati gli interventi, per cercare di mettere una toppa. Il sottoscritto sarebbe dovuto andare ,in base alla legge in vigore, in pensione a sessantacinque anni. Colpo di genio ,si porta l età pensionabile a sessantotto anni, cosi si rimpingua la cassa pensione ,il famoso enpam , e si obbliga i medici a rimanere in servizio . Nel frattempo inizia la fuga in altri stati, dove si lavora meglio e si guadagna molto di più ,questo fenomeno esplode nei nuovi laureati. Francia, Germania, Inghilterra ,sono tra i paesi dove si riversano i medici italiani. Nel frattempo il carico di lavoro diventa insopportabile, i medici che hanno in carico 1500 assistiti ,non riescono a far fronte neanche al lavoro ,effettuando anche dieci , dodici ore di attività. Il covid ha messo in luce ,le gravi carenze, con oltre quattrocento mmg morti in servizio. ma ormai vi è la fuga ,e chi come me ha visto uno spiraglio si è pensionato .A fronte della drammatica carenza, altra genialità, chi vuole può rimanere sino a settandue anni , si sussura ora settantre. Non esiste nessuna categoria con questo prolungamento dell attività lavorativa .Mentre non si interviene in modo concreto, sugli stipendi e sulle pensioni ,i posti di medico di famiglia vanno deserti ,mancano ovunque. Infine la ciliegina sulla torta ,assistere decentemente 1500 pazienti ,è diventato realisticamente una impresa impossibile, non potendo continuare ad alzare l età pensionabile in quanto alcuni anziani medici , sono costretti a farsi accompagnare persino in ambulatorio , il numero di assistiti viene portato a 1800. In passato ,personalmente avevo limitato il numero dei pazienti ,saranno stati i miei limiti ,ma non riuscivo più a conciliare il ritmo lavorativo ,con una vita accettabile. Lo stato delle cose adesso, intere regioni sono con pochissimi mmg , quasi tutti i piccoli comuni ne sono privi .Da molto tempo tempo in particolare dopo il Lazio ,si accede in ambulatorio del medico di famiglia dietro prenotazione , quasi mai nello stesso giorno. Diventa impossibile la visita domiciliare ,quindi con la febbre o altri malanni ,bisogna recarsi in ambulatorio, ancor di più questo vale per i pediatri. Nei grandi centri il rapporto medico paziente è diventato solo una prassi burocratica , il paziente , e quello che era il medico di famiglia sono due perfetti estranei , le loro comunicazioni avvengono tramite il compiuter o gli sms. Tutto ciò sta portando allo smantellamento dei mmg, in molti centri si sono già costituite cooperative di medici di famiglia private ,si paga la singola prestazione o si fa un pacchetto assicurativo. Tutto ciò sarà inevitabile ,il medico di famiglia con 1800 assistiti ,con un carico lavorativo insostenibile, con un sistema contributivo insufficiente non è più quella figura perno della sanità. Qualche speranza, il governo e le regioni, si sono resi conto che questo modello è superato. Pensano di passare per i nuovi medici, a forme contrattuali diverse, ,che garantiscano i diritti di tutti i lavoratori, con orari definiti e sicurezza sul lavoro .Abolendo e riconvertendo la cassa pensioni enpam, da gestione privata a pubblica , con stipendi adeguati ,non è possibile lavorare coscientemente dopo una certa età, chi si farebbe operare da un chirurgo settantenne a cui trema la mano .Per ora questo è il medico di famiglia ,poi accennerò agli ospedalieri. NEL FRATTEMPO, COME PAZIENTE DICO”’IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO ””
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