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Paola – Viale Charitas: da cantiere incompiuto a “fiumara” di bitume

A Paola, in provincia di Cosenza, il cantiere di Viale Charitas è diventato il simbolo di un progetto incompiuto. La pavimentazione originaria, ben posata e resistente, è stata distrutta senza una chiara soluzione di continuità. A distanza di settimane, solo l’intervento tardivo dell’amministrazione comunale ha parzialmente “sanato” la situazione, lasciando però molti interrogativi sui costi e sull’efficacia dell’operazione.
Il cantiere e le promesse non mantenute
Recentemente, Viale Charitas a Paola è stato teatro di un cantiere destinato a dar vita a un progetto che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto contribuire alla riqualificazione della zona. Tuttavia, nonostante le promesse iniziali, l’intervento si è rivelato ben lontano dalle aspettative. Inizialmente, il cantiere ha visto il suo inizio con la rimozione della pavimentazione del marciapiede, composta da mattonelle che, nonostante gli anni, erano rimaste perfettamente in sede, rappresentando uno degli ultimi esempi di un lavoro ben eseguito nella città di Paola.
Un lavoro incompleto e a danno al decoro urbano
Il 5 maggio scorso, il cantiere è stato smantellato senza che fossero stati compiuti progressi significativi. La rimozione delle mattonelle ha lasciato il marciapiede privo di pavimentazione, con il cemento sottostante esposto agli agenti atmosferici. Questo ha generato una condizione di degrado che, invece di migliorare la zona, l’ha peggiorata. La situazione si è ulteriormente aggravata con la formazione di una vera e propria “fiumara” durante ogni temporale, con le precipitazioni sopra la media che hanno reso il camminamento impraticabile e danneggiato l’infrastruttura circostante.
Uno “sbancamento” (al momento) insensato
Oltre alla distruzione della pavimentazione, il cantiere ha coinvolto anche l’area adiacente al lungofiume, dove sono stati effettuati lavori di sbancamento. Tuttavia, a oggi non è chiaro chi sia il proprietario dei terreni su cui sono stati eseguiti questi interventi. Non è stato definito se si trattasse di aree comunali o private, creando ulteriore confusione e incertezze riguardo la gestione e la destinazione di questi spazi.
Un mese e mezzo di inattività e l’intervento della nuova amministrazione
Dopo la distruzione della pavimentazione e il successivo smantellamento del cantiere, l’area è rimasta in uno stato di abbandono per oltre un mese e mezzo, con il cemento esposto agli agenti atmosferici e la strada che diveniva impraticabile. Solo nella giornata di ieri, la nuova amministrazione comunale è intervenuta, predisponendo un intervento di ripristino con una colata di bitume nel camminamento. Un’operazione che, pur ripristinando parzialmente la funzionalità dell’area, non ha risolto i problemi legati alla qualità e alla durabilità del lavoro.
Un passo indietro per Paola: tra costi e dubbie priorità
Alla luce di quanto accaduto, sorgono numerosi interrogativi sull’utilità di quanto è stato realizzato. Viale Charitas, che in partenza aveva una pavimentazione ben fatta, si ritrova oggi con una soluzione temporanea, più che una riqualificazione, con costi aggiuntivi che si riflettono sulle tasche dei contribuenti. Inoltre, la città di Paola è costretta ad assistere a una serie di “miglioramenti” che, anziché progredire, sembrano riportarla indietro, alimentando il malcontento tra i cittadini. Un’ulteriore criticità riguarda la gestione della crisi idrica in città, con l’amministrazione che sembra più concentrata su interventi simbolici, come il “blocco” delle fontane pubbliche, ma tralascia il benessere collettivo e la gestione delle risorse idriche in modo equilibrato.
In definitiva, Viale Charitas rappresenta solo uno degli ultimi episodi di una lunga serie di interventi che non sembrano voler affrontare i problemi strutturali e sociali di Paola, ma piuttosto accentuano il senso di stasi e di regressione della città.

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