Mentre in tribunale prosegue il dibattimento relativo all’inchiesta “Tela del Ragno”, per qualcuno degli imputati paolani coinvolti – questa mattina, verso le 7.30 – è scattato un nuovo fermo da parte delle Forze dell’Ordine.
Mentre la Città ancora sonnecchiava, gli agenti dei Carabinieri del nucleo investigativo di Cosenza hanno portato a compimento un’operazione che ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari nei confronti di «una ventina di persone accusate di fare parte della cosca degli “zingari” di Cosenza. Pur non essendo contestati fatti specifici – le accuse sono associazione mafiosa, estorsioni e droga – la cosca sarebbe quella che progettava un attentato ai danni del pm antimafia Pierpaolo Bruni. Accertate una serie di estorsioni a commercianti ed imprenditori ma anche a parcheggiatori abusivi. La fuga di alcuni indagati fa sospettare la presenza di una talpa». (per il virgolettato la fonte è ANSA).
Nel frattempo, è notizia di ieri sera ancora in corso di accertamento, quella relativa al fermo operato dalla Polizia nei confronti di due ragazzi nel centro storico di Paola. Secondo una ricostruzione non ufficiale, i due sarebbero stati sorpresi nel piazzale antistante l’ingresso superiore del Sant’Agostino (laddove è ubicata la Biblioteca dedicata a Roberta Lanzino).
Condotti presso il commissariato cittadino, i due sono stati ascoltati in merito ad una questione orbitante attorno ad un presunto occultamento di armi tra i vicoli che intersecano la salita San Francesco (“Cancello”), Santa Caterina e il quartiere “Rocchetta”.
Un’ottima risposta istituzionale alla recente escalation criminale che ha preoccupato la cittadinanza.