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Tela del Ragno, Ulisse Serpa non depone dinnanzi al PM

Fissata per la prima mattinata di ieri, l’udienza del processo “Tela del Ragno” in svolgimento presso il tribunale di Paola era attesa più parti. Perché era la giornata dedicata alla deposizione dei fratelli Giuliano ed Ulisse Serpa, ex capibastone del sodalizio criminale che imperversava su Paola e che, dall’atto del reciproco pentimento, sono considerati fondamentali per la prosecuzione del dibattimento. E invece, nulla di fatto. Tutto rinviato al prossimo undici dicembre, data in cui i protagonisti di questa pagina buia delle cronache cittadine (e non solo) saranno esaminati dai legali degli altri imputati. Un problema legato alla forma fisica di Ulisse Serpa, presente in aula sin dalle 9.30 (in anticipo di 10 minuti rispetto al fratello Giuliano), ha motivato l’aborto dell’audizione dinnanzi al collegio coordinato dalla presidente Del Giudice. Questo non ha causato particolari cambi nell’impianto accusatorio di Eugenio Facciolla, che ha comunque potuto giocarsi la carta dei verbali acquisiti nelle date del 21 e 22 Gennaio 2008, quelli datati 19 e 28 Febbraio e del 14 Luglio sempre dello stesso anno, giungendo ad un accordo con la corte e con il resto del collegio difensivo degli altri imputati, ai quali sarà demandato il compito di esaminare il teste, insieme al fratello, nella prossima udienza.

In aula, alla presenza degli imputati Antonio Buono e Giuseppe Curioso, quest’ultimo recentemente coinvolto nella retata che ha smantellato il “clan degli zingari”, è stata confermata la presenza – in video conferenza – di tutte le altre persone coinvolte nel processo tra le quali, nell’ambito familiare dei due pentiti, spiccavano Mario, Livio e Nella Serpa. Quest’ultima collegata dal carcere dell’Aquila dove è sottoposta al regime carcerario previsto dal 41 bis. Dall’aula bunker del carcere di Catania era connessa invece Carmela Gioffrè, madre di Gennaro Ditto (presente da Milano) e moglie di Antonio Ditto (alla sbarra da Secondigliano), che nel processo rappresentano la parte entrata in faida con il radicato sodalizio paolano.

Seduti tra i banchi del pubblico, i collaboratori di giustizia Giuliano ed Ulisse Serpa sono apparsi ben vestiti ed in forma discreta, con il primo ormai completamente incanutito ed il secondo sempre contorniato dagli uomini della scorta. Tra nove giorni si replica e, per quella data, i due saranno sottoposti al duro faccia a faccia con il passato criminale di cui si sono resi protagonisti, che tornerà a galla con le domande dei difensori di tutti coloro a cui – con il pentimento – hanno dimostrato di aver voltato pagina.

(articolo apparso sul quotidiano cartaceo la Provincia di Cosenza, in data 2/12/2014)

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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