piano torre

Paola, vizi di forma nella vendita di Piano Torre?

Il quartiere che per anni ha rappresentato il porto salvo di generazioni di bambini paolani, sarebbe stato svenduto con una procedura viziata. Stante la segnalazione del Ministero dei beni culturali e del turismo, inoltrata – tra gli altri – al Comune ed alla Procura della Repubblica di Paola, per il complesso edifici già adibiti ad alloggi personale FF.SS. in rione Piano Torre, venduto dalle Ferrovie dello Stato Spa alla società “Tre Esse” s.r.l., sarebbe stato violato l’art. 164 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. La soprintendenza scrive testualmente «Con nota 08.07.2013, prot. 11681, il Comune di Paola segnalava a questo Ufficio la vendita da parte delle Ferrovie dello Stato Spa di immobili – ex alloggi di personale delle FF.SS. – siti in Paola in rione Piano Torre a favore della Soc. Tre Esse Immobiliare s.r.l. Trattandosi di immobili già all’epoca della alienazione anteriori a 50 anni, per i quali l’Ente preventivamente alla vendita, la verifica dell’interesse culturale, si segnala, ai sensi dell’art. 164 del suddetto Codice, l’inosservanza delle condizioni e modalità di cui al Titolo I della Parte II, per le quali è prevista la nullità dell’atto».

Andando nello specifico, quello che il ministero fa rilevare – una volta conclusa la nota di segnalazione – non è tanto l’interesse culturale degli immobili (addirittura non rilevato) bensì la mancata verifica dello stesso prima dell’atto di compravendita. Essendo venuta meno l’osservanza dell’art. 12, contenuto nella citazione del Titolo I della Parte II del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che al punto uno decreta formalmente che «Le cose immobili e mobili indicate che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica». Senza l’osservanza di questo passaggio formale, quelle casette di un solo piano circondate da giardini, erano da considerarsi “beni culturali” e quindi “non vendibili”.

A seconda da come la si voglia guardare questa notizia può avere valenze diverse. Di sicuro potrebbe suonare piacevole a tutti quei cittadini che, da anni, lamentano lo stato di degrado e di abbandono accusato dal quartiere una volta che la sua più ampia fetta territoriale è stata privatizzata e – nonostante le ordinanze sindacali – lasciata in balia di problemi documentati su queste pagine poco più di due settimane fa.

(articolo apparso sul quotidiano cartaceo la Provincia di Cosenza, in data 2/12/2014)

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

fabio pavone

Paola: L’ingegner Pavone tenta concorso a Bonifati. C’entra il cambio al S.Agostino?

Il cambio della guardia avvenuto in seno al municipio di Paola oltre un anno fa, …

Rispondi