Il cambio della guardia avvenuto in seno al municipio di Paola oltre un anno fa, oltre ad aver scompaginato l’assetto di una cospicua parte politica afferente al centrodestra, ha avuto conseguenze anche sugli equilibri interni all’ente, dove diversi uffici sono stati riorganizzati secondo criteri diversi rispetto a quelli in vigore fino a quando Basilio Ferrari è rimasto sindaco della città.
Malgrado non siano state messe in atto opere di “azzeramento” contro coloro che – oltre ad essere stati assunti secondo procedure che hanno determinato l’insorgenza di iniziative plateali (clicca) – hanno manifestato apertamente le loro antipatie politiche verso l’attuale amministrazione, pare che il ripristino delle condizioni di formalità necessarie al buon andamento della macchina comunale, sia risultato di ostica accettazione per qualcuno.
Stanti alcune indiscrezioni relative ad un carteggio presumibilmente “protocollato”, l’ingegner Fabio Pavone non avrebbe gradito la richiesta di chiarimenti inerenti le modalità di pagamento riservate alla società Lao Pools al tempo in cui, sulla scorta della candidatura “pro Ferrari” con la lista “Scopelliti Presidente” nel 2012, la direzione dell’Ufficio Tecnico Comunale (Utc) era di sua pertinenza.
A formalizzare la questione sarebbe stato l’attuale vicesindaco del Comune, Antonio Cassano (delegato, oltre che al Bilancio, anche al Personale), il quale avrebbe riscontrato anomalie nello scorrimento cronologico delle determinazioni riservate alla ditta “interdetta” dalla Prefettura di Cosenza per questioni d’antimafia, la quale avrebbe ricevuto soldi pubblici anche in seguito all’interruzione forzata dei rapporti col comune di Paola.
La probabile tensione innescatasi per questa situazione, potrebbe quindi essere alla base della decisione di voler “cambiare aria”, che l’ingegner Fabio Pavone starebbe cercando di mettere in pratica con la partecipazione al concorso bandito dal Comune di Bonifati, dove è stato messo in palio un posto come responsabile Utc part-time a 18 ore settimanali (art.110), e uno come responsabile dell’area urbanistica e demanio, ancora una volta part-time, a 18 ore settimanali (ex art.110).
Nel frattempo, però, i chiarimenti richiesti da Cassano sarebbero ancora allo stato di “lettera morta”.