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Ci troviamo a Torremezzo, all’interno della Antonio Grosso School. Appena si varca la soglia, si sentono già note che provengono dagli organetti degli allievi della scuola, e da quello del maestro Riccardo Tesi, noto organettista arrivato da Pistoia per svolgere un workshop con i giovani allievi di Antonio Grosso, fuscaldese che porta avanti la diffusione dell’organetto diatonico, suonando non solo la musica tradizionale, ma anche musiche etniche, musiche francesi, scozzesi e altro ancora.
Durante lo stage, avvenuto lo scorso fine settimana, i ragazzi hanno avuto la possibilità di apprendere una delle composizioni più famose del Maestro Tesi, “Pomodhoro”, e ricevuto un attestato di frequenza alla fine dei due giorni.
Riccardo Tesi, che ha iniziato la sua carriera artistica più di 20 anni fa – anni durante i quali ha messo su un gruppo, “Banditaliana” – si è avvicinato all’organetto diatonico all’età di 19 anni dopo aver visto per la prima volta il concerto di un gruppo, e come dice lui stesso <<c’è stato un colpo di fulmine con lo strumento, che da quel momento non ho più abbandonato>>.
I ragazzi hanno subito accolto con entusiasmo la proposta del maestro Antonio Grosso del workshop, e si sono detti soddisfatti al termine dello stesso. Il medesimo entusiasmo che ci esprime Tesi quando gli chiediamo come sia andata: << all’inizio della mia carriera ho studiato un po’ il linguaggio della tarantella e venire ad insegnare in una regione come la Calabria non può essere che un onore per me>>; e continua <<questi allievi bravi tecnicamente e curiosi di imparare approcci diversi creano una situazione stimolante legata anche ad una grande simpatia, il che aiuta sempre!>>
Tesi sta promuovendo il suo nuovo disco, “Cameristico”, basato sull’unione tra l’organetto diatonico e il suono classico di pianoforte, violoncello e clarinetto, con melodie da lui composte ma lontane dalla musica classica, che ricordano un po’ il suono cameristico, anche se le musiche sono legate a quella mediterranea e al jazz. <<Inoltre c’è in programma di riprendere un disco dedicato alla storia del ballo liscio richiesto dal Ravenna Festival, rileggendo il liscio sempre in maniera colta ma mischiandolo con i ritmi balcanici della fanfara Tirana>> ci dice.
Due tecniche diverse, quelle di Riccardo Tesi e Antonio Grosso, che si incontrano, a dimostrazione che l’organetto diatonico, rivalorizzato da qualche decennio, non è solo uno strumento per musica tradizionale, ma va ben oltre questo confine!
