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Antonio Grosso: a Torremezzo la presentazione del nuovo cd

Dai tempi dei suoi dischi popolari “Organetto diatonico”, Organetto Italiano”, “Ritmo del sud”, e “A ritmo di pizzica pizzica”,ne è passato di tempo! Dopo “Passion”, dai richiami “tangueri”, e “Nuit d’ispiration”, dalle melodie dolci e sensuali dei valzer, ecco in arrivo il terzo cd – anche quest’ultimo interamente con composizioni sue – di Antonio Grosso, un insieme di musiche ispirate dalle varie contaminazioni che l’artista fuscaldese “subisce” durante i suoi viaggi e le sue numerose esperienze musicali.

“In viaggio per Gità”, questo il particolare titolo, è un percorso musicale che sancisce il già profondo rapporto dell’artista con il suo strumento, l’organetto, il quale da origine a musiche che ricordano in qualche modo alcuni ritmi gitani e zingari, dai quali il maestro è rimasto affascinato, dettandogli note che si rincorrono tra loro, dando vita a ritmi incalzanti, veloci, in alcuni casi ballabili, che si alternano ad altri lenti e melodiosi che si possono ritrovare nelle restanti composizioni.

L’album, composto da otto brani e inciso presso la casa discografica “Suoneria Mediterranea” di Fuscaldo, è frutto di un percorso iniziato lo scorso anno e sviluppatosi nei mesi successivi. Per inciderlo, l’artista dell’organetto, si è avvalso della collaborazione di vari musicisti, che hanno messo a sua disposizione la propria passione suonando nelle composizioni del maestro.

Cogliendo al volo l’occasione della festa patronale di Torremezzo del 14 e 15 giugno, che nella seconda serata vedrà come protagonisti i suoi allievi, Antonio Grosso, in anteprima, presenterà il nuovo cd sul palco, esibendosi con alcuni dei suoi nuovi brani, avvalendosi della partecipazione dei musicisti che hanno collaborato con lui alla riuscita dello stesso album. Suoneranno con il maestro: Daniele Sanfilippo alla chitarra elettrica, Domenico Schiariti alla batteria  – che sostituirà Gianluca Arabia -, e Alessandro Tolotta al basso. Durante l’esibizione si alterneranno inoltre anche Samuele Mazza al clarinetto, Federica Santoro alla lira calabrese, e Lucrezia De Virgiliis al tamburo a cornice, anche loro presenti in alcune composizioni.

Un concerto che di certo lascerà il segno quello di domenica sera, in perfetto stile Antonio Grosso, erroneamente indicato solo come organettista di musica popolare, che sarà certamente in grado di “smentire” tale titolo, sperando venga invece identificato come colui che in Calabria, e non solo, ormai da anni, sta cercando di rivoluzionare il pensiero nei riguardi di uno strumento con il quale si può suonare di tutto. A voi giudicare se ci sta riuscendo!

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