di natale il candidato

E se non fosse Di Natale il candidato a Sindaco?

INNANZITUTTO SOLIDALI CON GUIDO SCARPINO…

La riunione indetta dal Pd, a cui ne seguirà un’altra e probabilmente un’altra ancora e forse una ulteriore etc etc, sicuramente è un primo passo compiuto verso una sorta di riedizione di Insieme per la Rinascita della città di ganeriana memoria. Certo i tempi sono diversi e si sono anche allungati e tanta acqua è passata ma lo stile, ed anche qualche presenza all’incontro, fa correre con la mente a quegli anni. Anche allora si sentiva la necessità di assimilare forze se pure eterogenee per “abbattere” politicamente un nemico comune. Ora quantomeno ci si sta provando. E l’iniziativa parte dal Pd all’indomani di un voto europeo che se pure ha portato alle stelle, anche in città, il partito di Renzi, ha lasciato comunque fortemente preoccupata e comunque ridimensionata quella parte di Pd che vedeva già Graziano Di Natale candidato a sindaco in pectore del partito di Renzi ed anche di Pirillo. Ma dall’incontro ufficiale tenutosi al Dlf fra il Pd ed una sorta di rappresentanza della galassia che ruota intorno al centrosinistra sarebbe emersa una importante presa di posizione del Pd: ovvero, la disponibilità ad essere faro della nascitura coalizione ma anche quella di cedere la candidatura a sindaco ad un qualche esponente di area non legato strettamente ad uno dei partiti del centrosinistra e della Sinistra, con un passato politico impegnato ed importante e con una disponibilità al dialogo dimostrata ampiamente negli anni scorsi e quelli meno recenti ma più tormentati che hanno vissuto, per esempio, Pci e Psi. Un altro nome rispetto a quello circolato sino ad ora, di Graziano Di Natale appunto, sarebbe o potrebbe essere l’asso nella manica del Pd e di qualche movimento che gli orbita all’interno o nelle immediate vicinanze. E se così fosse resterebbero fuori dalla “alleanza”, non certo sacra e non ancora consacrata, sicuramente i Grillini e sicuramente Rifondazione comunista. I primi, infatti, non sembrano alla ricerca di partner o compagni di viaggio, né sembrerebbero graditi a taluni; i Comunisti, almeno per il momento, attraverso le parole del segretario Cortese sembrano aver messo i paletti sin da subito ad un agglomerato di sigle che sicuramente non collimerebbe con il programma politico di Rc, ben disposta ad accettare “compagni” di coalizione ma solo su principi e dettami programmatici che stanno alla base della loro stessa essenza politica. Se le prossime riunioni andranno nel senso indicato dal Pd e “solleticato” da qualcun altro, probabilmente si arriverà da qui a qualche anno, ovvero in vista del voto amministrativo ma dopo quello regionale, a due pseudo maxi coalizioni. In quel periodo “il salto della quaglia” avrà compiuto qualche anno in più e gli stolti, ossia quelli che non cambiano…idea, saranno sempre di meno

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