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Cosmo De Matteis: «L’acqua a Paola ha dato vita a più cose»

Non si scherza con… l’acqua. Chi è della mia età ricorda vagamente il periodo in cui Paola, a causa dell’inquinamento della condotta idrica, fu colpita da una epidemia tifoidea, erano – se non erro – i primi anni sessanta.

Pentole, bidoni, ogni genere di contenitore, si riempiva del prezioso liquido trasportato dalle varie sorgenti. Dopo questa vicenda, che fortunatamente non produsse vittime, fu costruito un nuovo impianto idrico. Ma è noto a tutti, che in Calabria e quindi anche da noi, gran parte delle risorse idriche vanno perdute durante il percorso, per molteplici cause che non starò ad elencare.

Da anni esistono a Paola problemi di approvvigionamento, nel periodo estivo l’improvvisa mancanza d’acqua, in alcune zone , è una frequente realtà, le perdite improvvise sono sotto gli occhi di tutti. Stranamente è stato costruito da anni un nuovo impianto, ma non è mai stato allacciato.

In questi giorni rivedo scene che riportano Paola a quegli anni, carrelli straripanti di casse d’acqua, bidoni riempiti in varie località per gli usi domestici, una situazione paradossale. Non essendo io un amministratore o funzionario, non nascondo la mia difficoltà a dare delle informazioni ai tanti che mi raggiungono via sms o altro. Ma alcune semplici considerazioni mi permetto di farle da questo sito.

Il nostro vecchio acquedotto da anni è un colabrodo, che vi siano delle infiltrazioni organiche è nella natura delle cose, che le famose casse dell’acqua, ceraselle ed altre, siano di facile accessibilità è notorio. Ma quando si ingenera confusione, quando circolano voci di carcasse di animali ritrovate lungo il percorso idrico, quando si preferisce usare Facebook per dare pseudo informazioni o denigrarsi, è chiaro che i cittadini vanno nel panico.

Ora è noto che da anni i Paolani consumano acqua imbottigliata, o presa da varie sorgenti, in quanto non ci si fida della potabilità, ci si preoccupa della percentuale di calcio e cloro, tenendo presente che nella nostra zona vi è un’alta percentuale di calcolosi renale ed un certo numero di neoplasie renali.

Da ciò una certa tranquillità per una parte della cittadinanza, la successiva bollitura per i normali usi dovrebbe dare sicurezza. Tenete presente che tutti coloro, che viaggiano in paesi quali India ed Africa, inevitabilmente vengono a contatto con agenti inquinanti, che spesso si traducono in prolungate sedute nei wc.

Ma sarebbe obbligo degli organi preposti in queste circostanze , dare delle normali e semplici informazioni ufficiali e corredati da documentazione di enti quali ASP, e se possibile anche dei NAS.

La realtà, che ancora una volta si è innescata una campagna politica, con i soliti personaggi ed accoliti che anziché proporsi come interlocutori validi, in cui i cittadini potrebbero trovare una sponda, pensano al loro futuro elettorale.

Personalmente, sono molto preoccupato, ma non per l’inquinamento, sono preoccupato per la strana via che sta prendendo la nostra città per quanto concerne l’affidamento di servizi essenziali. Quante pressioni, quanti strani giuochi di dubbia imprenditoria abbiamo alle nostre spalle.

Sono preoccupato perché si attua una rapina in pieno giorno ed al centro della città, dove quotidianamente non si vede una divisa

Sono preoccupato perché, mentre vedo con piacere i militari vigilare al Santuario, bande di giovinastri nel silenzio assordante attuano quotidianamente prevaricazioni ed abusi sugli inermi cittadini.

Sono preoccupato perché nella sfiducia totale che ci pervade, spunta l’idea dell’autodifesa e delle armi.

Sono preoccupato perché negli anni ottanta si iniziò con la richiesta di due gomme per auto e si concluse con diciassette morti ammazzati ed il silenzio di una città.

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