basilio ferrari

La “prima” giunta Ferrari è stata prosciolta dal procedimento sul cimitero

Era il giugno del 2018 quando, a fronte di una richiesta d’archiviazione presentata dal PM, la Giudice per le Indagini Preliminari (Gip), Rosamaria Mesiti, aveva disposto un supplemento di indagine a carico dell’ex sindaco di Paola, Basilio Ferrari, degli ex assessori Francesco Sbano, Dario Gaetano, Stefano (Giovanni) Mannarino, Paolo Siciliano, Massimo Focetola e dell’ex reggente dell’Ufficio Tecnico Comunale (Utc), ingegner Fabio Pavone.

I fatti sui quali il magistrato aveva disposto un ulteriore approfondimento, riguardavano la gestione amministrativa dei lavori per la “Ristrutturazione, Sistemazione ed Ampliamento dell’attuale cimitero comunale”, opere che vedevano coinvolto anche l’ingegnere Emilio Novello, impegnato nella progettazione definitiva ed esecutiva del 1° Stralcio e del 2° Stralcio dei lavori sul camposanto.

Dato che all’epoca, con decisione unilaterale, l’amministrazione Ferrari decise di optare per un sostanziale cambiamento in vista del 3° stralcio – che prevedeva la “riduzione” degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, la “riduzione” dei compensi professionali legati all’attività di progettazione Definitiva, Esecutiva e alla Sicurezza in fase di Progettazione (destinati proprio all’ing. Emilio Novello, congiuntamente ad altri due professionisti), la “riduzione” dei compensi professionali spettanti al Geologo, “l’aumento” del compenso relativo al Coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione, “l’aumento” del compenso spettante al Collaudatore designato (ing. Antonio Vigliotti dirigente Utc) e “l’introduzione” dell’onorario per la nuova figura professionale del Supporto al Rup (ing. Fabio Pavone) – all’ingegnere Emilio Novello parve opportuno denunciare l’accaduto.

Una volta messa a segno l’opposizione alla prima richiesta di archiviazione, al Pubblico Ministero incaricato di svolgere le indagini sono stati dati 120 giorni per trovare elementi in grado di supportare le accuse mosse dal tecnico, periodo che però – a quanto pare – non è servito a migliorare la situazione, in quanto lo scorso venerdì 17 maggio, tutte le posizioni passate al vaglio dagli inquirenti sono state prosciolte.

Il collegio difensivo degli indagati era composto da Libero Borsani, Sabrina Mannarino ed Emilio Perfetti.

Per un “ripasso” della vicenda, clicca qui

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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