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Amianto in via Arenile: ecco l’iter seguito dall’amministrazione comunale

Relativamente alle tempistiche d’intervento servite per bonificare, dalle lastre di Eternit, l’area sita in Via Arenile nella marina di Paola, l’iter seguito ha rispettato tutti i passaggi prescritti dalla legge.

Perché dal rinvenimento della discarica non autorizzata, all’atto della rimozione di tutto il materiale potenzialmente dannoso per la salute pubblica, è stato necessario passare attraverso diversi stadi istituzionali.

Dalle prime indagini, condotte dal Nucleo Ambientale della Polizia Municipale su sollecito di un assessore, preventivamente recatosi sul posto su segnalazione dei residenti, è stata accertata la presenza di “onduline” contenenti amianto che, alla data del 31 maggio 2019, sono state poste sotto sequestro insieme a tutta l’area su cui erano state sparse da ignoti. Procedendo contro questi ultimi, l’Ufficio Locale Marittimo della Guardia Costiera di Paola, ha sollecitato un provvedimento volto a tutelare la salute pubblica, prontamente ratificato dal giudice Maria Grazia Elia, che alla data del 1 giugno ha convalidato il sequestro operato in via d’urgenza dalla Polizia Giudiziaria, disponendo  il  sequestro  preventivo degli inerti  pericolosi, affidati in custodia alla segretaria del Comune di Paola, dott.ssa Virginia Milano.

Acclarata la natura del ciarpame ammassato nei due capanni, si è passati a verificare la proprietà di entrambi i fabbricati, riconducibile agli eredi di persone non più in vita.

Dopo le opportune procedure burocratiche, espletate per proseguire con le operazioni di bonifica, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, ingegnere Fabio Iaccino, ha sollecitato l’intervento della ditta Ecologia Oggi, affidataria del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti della città.

Alla data del 13 giugno, dopo aver ricevuto l’autorizzazione necessaria ad eseguire un sopralluogo sulla zona, la ditta ha  presentato il preventivo per operare il servizio di bonifica tramite raccolta, trasporto e smaltimento, di circa 100mq di lastre individuate.

Sei giorni dopo, il Comune ha predisposto l’impegno di spesa necessario all’operazione che, comunque, prima di poter essere definita, ha necessitato del nullaosta che, richiesto alla data del 1 luglio, è stato rilasciato dall’Asp di Cosenza dopo dieci giorni.

Nella giornata del 12 luglio, il responsabile dell’Utc ha chiesto alla Procura il dissequestro temporaneo del sito, al fine di procedere alle operazioni di bonifica, messa in sicurezza e prelevamento del materiale inquinante (Eternit-cemento amianto di tipo crisotilo), per essere trasportato e deposto in discarica autorizzata.

Atteso il provvedimento giudiziario, la ditta Ecologia Oggi ha potuto compiere l’operazione nella giornata di martedì 16 luglio u.s.

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