spreco di cibo in calabria

Fanalino d’Europa per reddito pro capite, la Calabria riesce a sprecare cibo

La Coldiretti Calabria, nel report dedicato alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si terrà domani 16 Ottobre, evidenzia che in Calabria, nell’ultimo anno, sono finiti nella spazzatura cibo e bevande per un valore di circa 125 milioni di euro, derivanti da sprechi domestici e della ristorazione, distribuzione commerciale, agricoltura e trasformazione.

“Donne Impresa Coldiretti Calabria –  riferisce Angela Mungo coordinatrice regionale del progetto educazione alimentare – proprio in questo scenario, nel quale il sistema di produzione alimentare si dimostra ingiusto e insostenibile, svolge in ben 39 Istituti Comprensivi di tutta la regione e oltre duemila alunni, il Progetto di Educazione Alimentare: “Promozione di stili di vita sani attraverso la riscoperta dell’alimentazione tradizionale calabrese”; un’ attività didattica associata ai programmi scolastici. Un percorso di educazione alimentare a diretto contatto con fattorie didattiche, agriturismi e aziende agricole aderenti a Coldiretti, oltre che dei Mercati di Campagna Amica che educa anche alla tutela della biodiversità che è sempre più attuale. Con l’ausilio dei produttori agricoli e di tecnici  – chiarisce -abbiamo avviato una serie di attività e laboratori sul cibo e cultura alimentare nonché la conoscenza delle filiere agricole calabresi quali latte, grano, olio, miele, ortofrutta ed altre. Partner dell’iniziativa sono l’Associazione Sceriffo sul Campo l’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica). Quest’ultima sostiene l’iniziativa a livello scientifico, culturale e didattico con  esperienze legate al tema del benessere alimentare e dei corretti stili di vita”.

“Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche – precisa la Coldiretti – effetti sul piano economico ed ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Vi è però una crescente sensibilità sul tema che sta portando – continua la Coldiretti – a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta del sacchetto di plastica (doggy –bag) al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più”.

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