Il noto compositore e cantante napoletano (autore di successi della musica italiana quali “Champagne” e “Balliamo”) ricorda la nota stilista Marina Ripa di Meana, sua amica dagli anni ‘80 fino alla scomparsa avvenuta nel 2018
Come racconti spesso hai conosciuto Marina nei primi anni ‘80
Si, più precisamente nel 1982. Aveva 41 anni, al culmine della sua bellezza! A quei tempi era la donna italiana più bella, come sostenevano in molti
Raccontami nei dettagli il tuo primo incontro con lei
Era andata così: avevo comprato “L’europeo” con una sua foto davvero stupenda in copertina. Nel settimanale oltre alla sua foto avevano pubblicato una lunga intervista dove annunciava tra le tante cose “tra poco uscirà il mio libro dal titolo ”I miei primi quarant’anni”. Seguivano alcuni stralci del libro tra cui un episodio che mi aveva lasciato sorpreso e soddisfatto: una sera Marina era stata invitata all’hotel Villa Igea di Palermo da un ricco playboy che la corteggiava. Questi aveva pagato due musicisti, un chitarrista e un cantante, affinché questi suonassero tutta la serata “Champagne” (già all’epoca cavallo di battaglia di Peppino di Capri, ndr). E sono rimasto così catturato da tutto ciò al punto da volerla conoscere: ho contattato una sua amica, Antonella Amendola, giornalista di “Oggi” e nipote di Giorgio Amendola, dandole una copia del mio LP appena uscito “Cameriere champagne”. “Dallo a Marina” le ho pregato. Due giorni dopo mi arriva una telefonata: è Marina! Che entusiasta mi ringrazia del disco e chiede di fissare un appuntamento a Roma per conoscerci. Con mia grande contentezza è avvenuto sei giorni dopo quell’incontro…
Eri innamorato di lei?
No! Anche perché ero già sposato con Marinella, mia moglie… ero soltanto molto colpito!
E quel primo incontro come è andato?
L’ho conosciuta nel suo atelier di Piazza di Spagna, davvero stupendo, con abiti magnifici. Lei faceva la stilista, come ho già detto era al culmine della sua carriera. Subito dopo siamo andati a cena. Alcuni giorni dopo mi ha invitato a colazione nella sua villa di Campagnano (una delle sue tante case dal momento che in seguito ne avrebbe cambiate parecchie!). Me la ricordo ancora sulla strada vicino all’ingresso della villa, che mi aspettava con un carlino al guinzaglio. Lei amava i cani, ne aveva parecchi e tutti molto belli. A queste giornate ne sono seguite altre, tra cui una con mia moglie. Anche lei mi aveva detto, vedendola scendere le scale di quella villa, “Com’è bella” Cosa unica per una moglie! Successivamente la sono andato a trovare spesso e nelle cene che organizzava ho conosciuto parecchie persone, anche molto famose
Ad esempio?
Personaggi politici in particolare. Come Fausto Bertinotti e sua moglie Lella, che in seguito sarebbero diventati miei grandi estimatori. E poi Craxi. Che di lì a poco sarebbe divenuto premier, quindi nel 1983. In quell’occasione ho cantato alcune canzoni… Poco dopo Bettino mi ha confidato che “Balliamo” era la sua preferita (stessa cosa per Marina). Dopodiché io e Craxi abbiamo parlato a lungo, lì nel parco, mi faceva mille domande. Davvero un bel ricordo
E di quella puntata de ‘La vita in diretta’ risalente al 2004 dove canti il giorno del tuo compleanno?
Si, bello anche quell’episodio. Era stata lei a chiedermi “siccome i nostri compleanni sono a distanza di una settimana (lei era nata il 21 ottobre, io il 28) facciamo una festa. Ero allora andato da lei, mi aveva fatto un bel regalo con tanto di torta e dulcis in fundo le telecamere della Rai che si collegarono da “La vita in diretta” e per l’occasione mi ero messo a cantare “Champagne” accompagnato da Piero Braggi e dal pianista Gianni Napoli
Qual è il più bel ricordo che hai di lei?
Te ne cito uno in particolare: una volta mi aveva invitato a Bologna, dove in una discoteca avrebbe tenuto la presentazione del suo libro. Per l’occasione ho cantato una mia canzone a lei dedicata: “Tu, Marina”. Dopodiché lei aveva prenotato due stanze, una per me e una per lei, all’Hotel Baglioni, il miglior albergo della città!
Gli ultimi anni, segnati dalla sua lunga malattia, come li ha vissuti da quello che hai potuto vedere?
Bene. Ha affrontato quel male con grande coraggio, consapevole che prima o poi sarebbe andata via… Del suo ultimo periodo ho questo ricordo che mi lascia un po’ di amarezza: poco prima delle feste di Natale del 2017 Marina mi aveva invitato a casa sua a cantare per una serata. Mi aveva proposto di cantare con un pianista che avrebbe dovuto suonare un pianoforte a coda, che lei stessa avrebbe fittato. Io invece avevo proposto di far venire il mio pianista di fiducia, Elio Guetta, che avrebbe suonato con la sua tastiera con tanto di basi strumentali e altoparlanti. Marina aveva inizialmente accettato, poi Carlo, suo marito, disse di no due giorni prima della serata perché la casa si sarebbe trasformata in un pianobar. Quindi abbiamo lasciato perdere e quella serata non si è svolta. Un mese dopo Marina ci ha lasciati. Mi pento ancora tantissimo di non aver accettato quell’offerta del pianoforte!