Pensavo fosse un comico, invece era Troisi – Libro di Ciro Borrelli

È in libreria da ottobre il libro Pensavo fosse un comico, invece era Troisi scritto dal napoletano Ciro Borrelli e edito da Phoenix Publishing. Il testo, che trae ispirazione nel titolo dal penultimo film di Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse” (1991), si pone di analizzare in cinque capitoli l’excursus artistico e biografico del compianto comico partenopeo, del quale quest’anno ricorrono i venticinque anni della sua prematura scomparsa avvenuta a soli 41 anni.

La copertina del libro: “Pensavo fosse un comico, invece era Troisi”

Il libro si apre con una commossa prefazione di Rosaria Troisi, sorella di Massimo (autrice del libro “Come un cesto di viole” del 2004). Dopo l’introduzione dell’autore, nel primo capitolo Testimonianze troviamo una serie di dichiarazioni del comico su singoli temi (amicizia, cinema, lingua napoletana, ecc…), oltre che vari elogi di celebri collaboratori dei suoi film. Nel secondo capitolo Confidenze troviamo una serie di interviste di Borrelli ad alcuni comprimari di Troisi, come il noto componente della Smorfia Enzo Decaro. Il terzo capitolo Il cuore di Massimo riflette brevemente sulla nota malattia cardiaca dell’attore che lo accompagnerà fino alla fine

Nel quarto capitolo Il teatro di Massimo viene affrontata la parabola teatrale di Troisi, partendo dagli esordi nelle recite parrocchiali alle recite giovanili con il costume di Pulcinella, per arrivare alla consacrazione televisiva del trio La Smorfia in trasmissioni Rai quali “Non stop”, “Luna park” e “La sberla” che donano a Troisi e i suoi comprimari Lello Arena e Decaro il successo popolare. Nel capitolo conclusivo Il cinema di Massimo si affronta rapidamente la filmografia dell’attore e regista di sé stesso, attraverso i suoi dodici film (uno di essi “Morto Troisi, viva Troisi!” per la TV), sei da regista/protagonista, altri sei soltanto da attore. Le schede dei singoli film affrontano i suoi lavori cinematografici con un resoconto aneddotico degli aspetti più importanti e innovativi che hanno consegnato film quali “Ricomincio da tre” (1981), “Non ci resta che piangere” (1984) e il suo ultimo “Il postino” (1994) nel cuore di più di una generazione. Degne di nota in questo capitolo alcune testimonianze del “dietro le quinte” dei film, come quella di Corrado Taranto a proposito di “Pensavo fosse amore invece era un calesse”

Il libro è stato presentato il 26 ottobre 2019 al Teatro Diana di Napoli, alla presenza dell’autore e di Rosaria Troisi, Giuseppina Scognamiglio, Angelo Orlando, Gerardo Ferrara e Adele Pandolfi per le letture. L’incontro è stato moderato da Giuseppe Giorgio 

 

Curatore: Anita Curci

Editore: Phoenix Publishing

Anno Edizione: 2019

Pagine: 114, Brossura

EAN: 9788894389654

 

About Gianmarco Cilento

Collaboratore freelance per testate giornalistiche e Scrittore, mi occupo di Critica Cinematografica e Musicale. La mia prima pubblicazione "Peppino di Capri e i suoi Rockers" (Graus, Napoli, 2018) è stata ampiamente apprezzata da pubblico e critica

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