300 medici “ammalati” a Crotone: Eroi o vigliacchi? Il pensiero del dr. Pititto

Il Dr. Roberto Pititto, medico di Paola e segretario regionale del Sindacato dei Medici Italiani (Smi), non è certo uno che le manda a dire e, in questo contesto d’emergenza – determinato dal nuovo coronavirus Covid-19 – ha proposto una riflessione riguardo ciò che la cronaca sta riportando in merito all’impegno della categoria medica contro la pandemia.

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Il personale sanitario, dal primo istante in trincea per contenere gli effetti che il virus sta causando nella popolazione, è senz’altro composto da professionisti scrupolosi e coscienziosi, cui tutti stanno tributando i giusti meriti per l’impegno profuso sino a questo punto.

Tuttavia esistono delle “sacche” di camici bianchi e personale sanitario che, stanti i rilievi manifestati da colleghi e dirigenti, non starebbero comportandosi secondo quello che il codice deontologico prima, e il giuramento d’Ippocrate poi, prescrivono. Con “diserzioni” di massa dovute a presunti stadi di malattia.

Senza voler mettere in dubbio la genuinità della “certificazione” – guarda un po’ – “medica”, presentata dai 300 medici operanti per l’ASP di Crotone, il dottor Roberto Pititto ha proposto una sua chiave di lettura che, di seguito si propone integralmente.

«Nell’ ASP di Crotone ci sono trecento ammalati tra il personale – ha scritto lo stimato nefrologo, spesso “volontario” in Africa con l’associazione Asmev Calabria – E non sono i soli. Tanti colleghi medici, tanti infermieri, oss , in questi giorni particolari, fanno la propria parte. Fanno anche la parte di chi scappa, di chi ha paura, persino troppa. La stragrande maggioranza fa il proprio dovere e non è , né si sente un eroe per questo. Ricordo una celebre telefonata, un cult ormai, di una notte di gennaio: ” Schettino, salga su quella nave cazzo!”. E un impaurito ed evidentemente inadatto capitano balbettava : …ma è buio..”. Io non so se augurarmi se i trecento di Crotone, assai diversi da quelli di Leonida o di Pisacane, siano ammalati o qualcuno non lo sia. Ovvero meglio pazienti o truffatori? So per certo che in giro ci sono molti epigoni di Schettino, ed io preferisco l’ originale».

Se dovessero acclararsi casi di “malati immaginari”, sarebbe opportuno che ogni ordine categoriale d’appartenenza – quando tutto questo sarà finito – si regoli di conseguenza. Così come la popolazione che a questi dottori, infermieri e oss, fa riferimento per la propria salute.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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