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San Lucido: Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende da chi guarda

Nessuna lezione per carità, ma proprio per rispetto alla molteplicità dell’informazione, prendiamo spunto dal recente articolo su “Il Fatto Quotidiano” su San Lucido per alcune riflessioni sia specifiche che più generali.

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Ricordando che un giornalista che prende informazioni per scrivere un articolo così complesso su un paese lontano ed in momenti tanto delicati, dovrebbe accertarsi dell’origine equa delle notizie e chiedersi se forse non rispondono alla reale situazione di quel paese.

Premesso che naturalmente chi è stato citato in modi garbati nel servizio, ne condivida ovviamente ed in pieno tutti gli aspetti. Ma bisognerebbe chiedersi con pari equità chi invece è stato citato in modi negativi (tipo da dove sarebbe partito il virus, cosa del tutto discutibile) se non ha pari diritto di reagire sia emotivamente che, eventualmente, con azioni più specifiche od anche legali.

Detto ciò ribadiamo che il problema non è nello scrivere di cose variamente accadute a San Lucido (od altro luogo che sia), ma se da quelle notizie parziali scaturiscono solo immagini negative, ed allora il racconto (che non è di parte politica o da tifo sportivo) non è più equo ma anzi assume una sua precisa responsabilità.

Ancora di più quando proviene da professionisti molto noti da un punto di vista mediatico, e sicuramente grazie ad oggettivi valori professionali che certo non mettiamo in dubbio.

In questo senso utilizziamo l’esempio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: narrare solo una delle due parti non è un modo equanime soprattutto quando si tratta d’argomenti di carattere sociale ed in periodi così fortemente delicati.

Noi siamo del parere (non riferendoci ai tanti arroganti ignoranti che scrivono sui social a seconda dei dolori di pancia..) che prima di scrivere qualcosa d’importante da un punto di vista informativo ed appunto delicato su un intero paese, bisogna approfondire, ascoltare più voci e confrontare le stesse. Così come non concordiamo con chi invece reputa questi servizi come una sorta d’infamante oltraggio alla comunità e che determinerà chissà quali guai futuri , per esempio rispetto all’accoglienza turistica e così via, e con pesanti conseguenze economiche.

Nel senso che questa terribile pandemia ha effetti devastanti per tutti e tutto il mondo, e non solo per le località o nazioni più o meno colpite.

Dunque, è certamente vero che a San Lucido l’assenza d’una guida amministrativa costante (purtroppo per amare vicende umane) ha provocato ancor più danni in un simile momento, ove poco ha contato il precedente commissariamento con scarsi segnali significativi (ora si spera in ben altro col nuovo Commissario), e visto quanto conta nei piccoli centri la figura d’un Sindaco dinanzi a certe tristissime vicende.

Ma è pur vero, per esempio, che il COC grazie alla dedizione di alcuni funzionari comunali (come Bruno, Bertolasi, Malito, e pochi altri) ha comunque saputo realizzare varie azioni di solidarietà e sostegno, ed anche d’un certo senso d’unione. Grazie pure al coordinamento avuto con alcune associazioni di volontariato come Terra di Piero, l’Azione Cattolica, la Pro Loco, ed altre ancora. Dunque, pure queste realtà sono una fetta di racconto che conta ed invece assente!

Come il rilevare che in quello stesso territorio definito “allo sbando” , esistono ben tre RSA (Casa Serena, Casa Manes Vivere Insieme) ove, dopo il controllo dei tamponi, tutti gli anziani presenti ed il personale medico ed infermieristico sono risultati negativi al virus, dimostrando pertanto una gestione molto positiva diversamente da altre zone italiane al sud come nord.

Così come su altri aspetti il servizio su “Il Fatto” riserva molta ed giusta umana attenzione, mentre avviene esattamente il contrario verso la ricostruzione sul contagio non proprio precisa e con citazione di nomi che in queste situazioni non ci paiono certo esemplari, come sovente avviene sui social con gente che variamente si scanna ed offende tra loro.

Compreso l’episodio sul parroco dipinto solo come un fuggitivo, mentre è in una quarantene da cui, mentre scriviamo, sta uscendo per tornare in paese.

Come qualcuno ha ben rilevato, ben al di sopra delle parti, ora la saggezza sta tutta nel sapere quello che si deve fare, sapere come farlo è segno di bravura, ma la virtù vera consiste soprattutto nel fare con azioni concrete, sacrifici personali e tanto tempo dedicato e disinteressato!! Soprattutto evitando inutile chiacchierio sovente pettegolo, suggerimenti di regolette e filosofie varie, od anche sviolinate o melensi poemi fuori luogo e provenienti dai soliti sedicenti intellettuali presenzialisti e, come noto, ovunque presenti.

Ecco perché, anche nel nostro video-intervento che andrà in onda sul telegiornale di VideoCalabria.tv di lunedì 19, appena dopo l’uscita di San Lucido dalla zona rossa, abbiamo comunque invitato l’impegnata Selvaggia Lucarelli a venire a San Lucido appena possibile, gradita ospite, anche per conoscerne fascino e cultura insieme al degustare le tante golose ed antiche specialità di questa magnifica terra…Evviva!!!

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