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Unione per Difesa dei Consumatori “contro” Asp e “a favore” dei fuori sede

L’Unione per la Difesa dei Consumatori (Udicon), è tornata in campo per stigmatizzare l’operato del commissario dell’Asp cosentina, Giuseppe Zuccatelli, in merito (anche) alla strategia comunicativa adottata nell’ultimo periodo, e per manifestare apprezzamento riguardo la considerazione delle proposte formulate per tutelare gli studenti fuori sede.

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Con perentorie e nettissime prese di posizione, tanto del presidente nazionale Denis Nesci, quanto del vicepresidente regionale calabrese, Domenico Iamundo, l’Udicon ha confermato la sua natura “orientativa” nel panorama dei diritti da tutelare per le fasce più sensibili della popolazione.

A proposito dell’Asp, questa è la posizione di Nesci: «È davvero incredibile come si possa sottovalutare la situazione nella quale versa la provincia di Cosenza a livello sanitario, con particolare riferimento all’ospedale di Cariati – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – in un momento così delicato le dichiarazioni del Commissario Asp di Cosenza ci hanno lasciato di stucco. L’attuale situazione dell’area ionica cosentina dove è contestualizzato l’ospedale di Cariati è secondo noi al limite del civile, chiediamo cosa dovrebbe fare, secondo il Commissario, il cittadino che non ha la possibilità di andare a 50 km di distanza per una questione seria? Ci viene da chiedere poi qual è il tratto da percorrere per coloro che si devono recare al primo ospedale “idoneo”, la SS 106, la strada con il più alto tasso di mortalità in Italia. Quindi l’alternativa se non vogliamo far sfrecciare le machine che hanno un’urgenza, è far partire un’ambulanza ogni qualvolta si creeranno questi presupposti? L’ospedale di Cariati – continua Nesci – è stato sempre un punto di riferimento per il territorio, anche grazie alle eccellenze che ci hanno lavorato. I tagli alla sanità hanno colpito maldestramente quella che era una realtà assolutamente indispensabile. L’ospedale di Cariati ha un punto di primo intervento, una postazione 118, un laboratorio analisi svuotato da personale medico e tecnico, un servizio di radiologia con apparecchiature tradizionale e obsolete senza la figura medica. Lei ha parlato di cittadini di serie B , mi pare che con questa struttura il rischio che lo siano veramente è concreto. Chiediamo quindi che il Commissario Zuccatelli ritorni sui propri passi e riveda quanto dichiarato – conclude Nesci – perché un territorio che conta 80mila abitanti non merita dichiarazioni ma un intenso lavoro di programmazione e tutela della salute. Ringraziamo pubblicamente tutti i cittadini che spontaneamente si stanno facendo sentire in maniera particolare il comitato Uniti nella Speranza».

Riguardo ciò che invece si può fare per gli studenti fuori sede, a parlarne è stato il vicepresidente regionale calabrese, Domenico Iamundo, che ha così commentato: «A seguito dell’emergenza sanitaria derivante dal Coronavirus e delle restrizioni per limitare i rischi di contagio imposte dal Governo, numerosi studenti fuori sede sono stati costretti a rimanere isolati nelle loro abitazioni – scrive in una nota il Vice Presidente Regionale dell’U.Di.Con. Calabria Domenico Iamundo – alcuni lontani dalle loro famiglie, altri rientrati nelle loro città nel rispetto delle limitazioni alla circolazione. Qualche settimana fa avevamo chiesto alle Istituzioni Regionali di istituire un Fondo Economico di aiuto agli studenti calabresi fuori sede destinato a loro e alle rispettive famiglie, in quanto subiscono notevoli disagi economici dovendo pagare un affitto e le utenze nei luoghi dei rispettivi Atenei. Ma non solo – continua Iamundo – parliamo anche di spese di trasporto per gli studenti pendolari che pagano un abbonamento nonostante il mancato utilizzo del servizio. Siamo soddisfatti che le Istituzioni ci abbiano ascoltato ma che abbiano ascoltato soprattutto il grido disperato di numerose famiglie calabresi in serie difficoltà, stanziando 3 milioni di euro come aiuto economico destinato ai fuori sede iscritti sia negli Atenei calabresi che in quelli fuori regione. Ci tengo a ringraziare l’On. Santelli, Presidente della Regione Calabria, l’Assessore Talarico e il Gruppo Fratelli d’Italia che ha portato in Consiglio regionale la nostra richiesta – conclude Iamundo – senza lasciare queste famiglie abbandonate a sé stesse e sommerse da spese».

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