“Il cinema di oggi: una riflessione”, recensione del libro di Alberto Castellano

In questa sua ultima pubblicazione Alberto Castellano cerca di puntellare, come da introduzione, “una riflessione complessiva sul cinema di oggi non dal punto di vista linguistico, estetico o teorico ma della sopravvivenza dell’oggetto-film alla luce dei cambiamenti epocali che hanno condizionato e stravolto il consumo cinematografico tradizionale”. In attesa che la normalità rituale della sala possa tornare a prendere piede una volta terminata l’emergenza sanitaria, non si può non buttare un occhio su Il cinema di oggi: una riflessione (Mimesis, 104 pg.), raccolta di dieci saggi pubblicati da Castellano negli anni scorsi sulla rivista Diari di Cineclub.

Con una vena sorprendentemente graffiante e intransigente, l’autore butta un occhio alla contemporaneità del cinema, molto di più di quanto non facciano certi giovani cinéphile alle prime armi, spesso molto più accomodanti nelle riflessioni sulle contraddizioni del nuovo millennio. I dieci capitoli (I devices, Le piattaforme, Le emozioni, La critica, Il pubblico, Lo spettatore/lettore, La produzione e la distribuzione, I festival, L’insegnamento, Il doppiaggio) analizzano l’universo filmico pre-pandemico, dove la divisione tra pubblico in sala era molto accentuata e lo spartiacque tra cinema commerciale e film d’essai si poneva quasi come la caratteristica più scontata del “andare al cinema”.

L’idea che il critico de Il Manifesto cerca di tirar fuori dalle sue riflessioni è spoglia da qualsiasi pregiudizio o concetto di comodo, tipico di molti addetti ai lavori della critica cinematografica. Ma non solo, “i big continuano a fare il loro mestiere, la casta continua ad autoriprodursi, i baroni di una volta si sono fatti sempre più cupola” osserva ancora Castellano, in riferimento al mondo accademico degli ultimi anni, spesso obnubilato dai favoritismi e dal mancato ricambio della classe generazionale. Questa raccolta di mini-saggi, pur con qualche riserva, sembra infatti un libretto di istruzioni sul cinema rivolto soprattutto ai giovani, tanto che è privo di facili conservatorismi o di presuntuosa esibizione culturale. Ma occhio a non farsi spaventare dalle citazioni di Brecht, Sartre, Derrida e Rancière; Castellano le propone a piccole dosi e saranno comunque funzionali a implementare la cultura dei giovani lettori!

About Gianmarco Cilento

Collaboratore freelance per testate giornalistiche e Scrittore, mi occupo di Critica Cinematografica e Musicale. La mia prima pubblicazione "Peppino di Capri e i suoi Rockers" (Graus, Napoli, 2018) è stata ampiamente apprezzata da pubblico e critica

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