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Paola – L’incontro di Orsomarso? «Una tragica commedia». Il PD attacca

Nota del Partito Democratico di Paola

Domenica mattina abbiamo assistito ad una tragica commedia. La Piazza del Popolo, storico monumento all’aperto della città del Santo, è stato teatro di  scene poco piacevoli.

L’illustre ospite, in cerca di consenso, ha lanciato appelli al voto su basi di carta pesta. L’ostentazione è andata alle stelle, soprattutto quando si è toccato l’argomento del Porto di Paola.

Dopo l’assegnone da 20 milioni di euro, sventolato nell’aula del consiglio comunale, è stata la volta della piazza.

I fatti però, purtroppo, sembrano smentire l’assessore Orsomarso. A quanto pare la delibera della Giunta regionale avalla si uno stanziamento di 26 mln di euro per la portualità in generale (20 di questi, forse, per il porto paolano ), ma la stessa somma dovrà poi essere approvata dal CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) che ha l’ultima parola sull’argomento, dunque nulla è scontato, perché non si ha nessuna certezza circa l’approvazione di questi stanziamenti da parte dell’organismo governativo, con buona pace del pezzo di carta da 20 milioni sventolato.

Stessa cosa, anzi peggio, per ciò che riguarda i 31 mln di euro della parte privata (così come da piano economico su scheda progettuale).

Ad oggi, dunque, non esiste un privato con una tale disponibilità economica e comunque tutto dovrà eventualmente passare per una procedura a bando pubblico.

Il Partito Democratico di Paola, i suoi iscritti e simpatizzanti nonché la cittadinanza tutta, gioirebbe davanti ad una tale opportunità, purché la stessa fosse reale.

I più ottimisti sognano, quelli ai quali piace stare con i piedi per terra (la maggior parte) sono adirati e seccati per l’ennesima promessa. Le notizie, quelle belle, vanno date con assoluta certezza e sobrietà, non decantando ciò che in realtà al momento non esiste.

Per non parlare poi dell’argomento tirocinanti, prima sedotti e poi abbandonati al proprio destino, e dei lavoratori delle Terme Luigiane. Questi ultimi, presenti in piazza del popolo, hanno giustamente manifestato il loro pensiero e dunque il loro dissenso nella gestione della vertenza sul tavolo regionale, fischiando l’assessore Orsomarso ed additandolo di scarso impegno per la risoluzione di questa atavica problematica.

Protestare è un diritto sacro dei lavoratori sopratutto se vengono abbandonati e ancora peggio presi in giro.  Qualche losco figuro, in via di identificazione da parte dell’autorità giudiziaria, ha anche pensato di chiedere, senza che ne avesse alcun titolo, i documenti di quei poveri manifestanti, prima di scagliarsi anche contro il giornalista Francesco Frangella, al quale va tutta la nostra solidarietà per la tentata aggressione.

Insomma, la domenica mattina nella piazza paolana è andata in scena una commedia tragicomica della quale tutti avremmo fatto a meno. Resta l’amarezza per i tentativi maldestri di spostare il consenso elettorale raccontando fatti praticamente senza fondamento. Nel 2021 questo metodo non appassiona più nessuno.

Infine il Partito Democratico ricorda, prima a sé stesso,  che non si promette ciò che non si possiede e, ancora peggio, ciò che non si vuole dare altrimenti si finisce di essere fischiati poiché in politica parole e azioni si devono sostenere a vicenda altrimenti le parole diventano vuote  nascondendo solo intenzioni.

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