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Paola – I Falbiani al Penna “smemorato”: «Credibilità politica pari a zero»

Il gruppo consiliare di “Progetto Democratico”, compagine che in coalizione alle scorse elezioni presentava a sindaco il commercialista Pino Falbo (oggi capogruppo di minoranza, affiancato dall’ex dirigente dell’Ufficio Ragioneria del Comune di Paola, Anna Anselmucci), risponde per le rime all’assessore Antonio (Tonino) Penna che ieri, sulle pagine del Quotidiano del Sud, ha replicato duramente alla nota proposta dai “falbiani” sabato scorso (https://www.marsilinotizie.it/2022/01/paola-lavoratori-senza-paga-da-3-mesi-falbiani-incalzano-comune-e-ditta/).

Di seguito la nota:

La credibilità politica di Penna è pari a zero.

È quello che fino a pochi mesi fa esprimeva pubblicamente giudizi assolutamente negativi sull’operato dell’attuale sindaco e della sua amministrazione, manifestando addirittura – in presenza di vari concittadini – la volontà di candidarsi a consigliere comunale nelle nostre liste. Ma è bastato molto poco per fargli cambiare idea.

Con questi presupposti non prendiamo lezioni da nessuno, men meno da questi soggetti che farebbero bene a tacere. Allo smemorato Penna, ricordiamo che i nostri consiglieri comunali sono stati sicuramente tra i più presenti in questi cinque anni di consiliatura, soprattutto quando la maggioranza era solida e noi soli contro tutti, intervenendo sempre nei dibattiti, producendo interrogazioni, accesso agli atti, ai quali molto spesso l’amministrazione non ha risposto. In questi mesi di assessorato di Penna non abbiamo notato nulla di nuovo ma solo ed esclusivamente quei metodi di amministrare che hanno portato il comune di Paola al dissesto.

Per venire in consiglio e discutere i punti all’ordine del giorno che si propongono (vedi l’argomento della situazione finanziaria dell’ente voluto da lui e dal sindaco) bisogna avere i numeri; quei numeri che loro non hanno più da tempo. La maggioranza di cui oggi fa parte Penna non è capace neanche di garantirsi la condizione necessaria e sufficiente per discutere i punti all’ordine del giorno in seconda convocazione, dove basterebbero soltanto sei consiglieri comunali. Ma sono ancora lì, legati al potere, ai privilegi e alla indennità di carica.

Non è la minoranza che scappa al confronto ma l’ormai ex maggioranza che dovrebbe prendere atto di non godere più della fiducia di tre quarti del consiglio comunale per poter amministrare. Il comune di Paola non è l’ufficio del lavoro.

Per amministrare una comunità ci vogliono passione, serietà, onestà, coerenza e soprattutto libertà. Per finire all’assessore Penna vogliamo suggerirgli di stare sereno e soprattutto di ricordarsi quello che dice, altrimenti rischia di fare brutte figure.

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