ospedale paola mensa

Paola – Ospedale: “petto di pollo e spinaci” (senza posate) per i degenti

Celebrato nei comizi condotti da ogni pulpito, l’Ospedale San Francesco di Paola – ala meridionale dello “Spoke” condiviso con Cetraro – viene spesso presentato come “struttura da difendere e rilanciare”. Sulla scorta dei buoni risultati ottenuti dalle varie Unità di cui è composto, il nosocomio rappresenta senz’altro uno dei punti cardinali della città e dell’hinterland territoriale cui l’Azienda Sanitaria Provinciale (Asp) l’ha destinato. Pertanto, è spesso oggetto di “campagne di sostegno”, generalmente appaiate a quelle elettorali.

Ora, considerato lo “struscio” fatto al tempo in cui l’emergenza sanitaria era al suo apice, quando il termine “lockdown” è corrisposto alla condizione di confinamento vissuta da ognuno, considerate le “barricate” e i “quasi pernottamenti” condotti in nome della terapia intensiva, considerata la deferente gratitudine espressa dalle istituzioni del territorio, considerata ogni sorta di virtù di cui è ammantato l’Ospedale di Paola, come si spiega che il servizio mensa fa cilecca?

In poche parole, da qualche tempo – almeno in uno dei reparti – il servizio di refezione destinato ai degenti, non si starebbe svolgendo nel migliore dei modi. Solo nella giornata odierna, ad esempio, sia a pranzo – servito dopo le 14.00 – sia a cena, un menù basato sulla stessa portata: petto di pollo e spinaci.

Per tutti. E senza posate!

Ulteriore chicca, questa dell’assenza di ogni benché minima stoviglia con cui poter “accedere” al piatto, è una mancanza dalle grottesche reminiscenze “fantozziane”, con molti pazienti costretti a divenire ancor più “pazienti”, per sopportare la durata di un disservizio fuori da ogni logica (cui comunque è stato fatto fronte grazie alla buona volontà di chi si è reso disponibile a risolvere il problema).

Orbene si capirà che questo stato di cose segnala una disorganizzazione che, se dovesse incontrare ulteriore “tolleranza”, potrebbe degenerare in un neo permanente, tale da rendere meno “difendibile” e meno “rilanciabile” l’Ospedale, che ognuno auspica possa rimanere punto fermo e funzionante di questa parte di Calabria.

About Redazione

Check Also

cosmo de matteis

Paola – De Matteis: «sulla sanità, ad oggi, solo sterili riflessioni»

Inevitabilmente, anche se distante migliaia di chilometri dal proprio paese, i social media coinvolgono e …

Rispondi