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Paola – Via Nazionale: compare “VeloOK” e scompare un parcheggio

Nella giornata odierna, lungo la trafficatissima arteria di Via Nazionale, ha fatto la sua comparsa una colonnina di colore arancione, sulla quale – oltre al simbolo della Polizia Municipale – è evidente la scritta “Controllo Velocità”.

In pratica un dissuasore chiamato “VeloOK”, probabilmente installato per tenere sotto controllo il traffico di una delle vie principali della Città. Una strada che necessitava di un intervento in tal senso, non tanto per il traffico diurno quanto per quello notturno, spesso accompagnato da rombi di motore degni di un circuito.

Si corre molto a Via Nazionale, soprattutto la notte, quando col favore di un rettilineo apparentemente sgombro e illuminato, centauri e piloti a quattro ruote si scatenano in accelerazioni da groppo in gola. Vere e proprie furie, non immuni dall’aver seminato già morte, con tanti felini (soprattutto cuccioli) e altri animali sulla coscienza, vittime non denunciate e non denuncianti che, si spera, rimangano le ultime della strada in questione.

Apprezzabile sotto questo aspetto, l’iniziativa ha comportato però la sparizione di un posto auto. Un parcheggio su pubblico suolo che, d’incanto, è scomparso sotto agli occhi di automobilisti e residenti, perché occupato dalla colonnina arancione.

Via Nazionale è una strada su cui insistono attività prevalentemente commerciali, dove la penuria di angoli in cui lasciare la vettura si è aggravata in modo vertiginoso. La più recente rimodulazione è partita dalla installazione di archetti a protezione degli estremi di un passaggio pedonale, probabilmente necessari per qualche ragione “di sicurezza”, ma costati almeno un posto auto lungo l’asse “a salire” della strada. Poi, giustamente, si è proceduto ad accordare aree riservate agli aventi diritto, per legge evidenziate col tratteggio giallo, che lungo il medesimo asse “a salire” consistono in 3 unità, che insieme al magro totale di posteggi rimanenti, lasciano ben poche possibilità agli automobilisti, residenti e non, sprovvisti di posto auto privato su Via Nazionale. A tal proposito occorre anche ricordare la recente “perdita” di un parcheggio aperto al pubblico, che fino a poco tempo fa ha ospitato gratuitamente, e quasi per intero, il parco macchine del quartiere, finito risucchiato in una pastoia burocratica in cui sono saltati i patti concessori tra il proprietario e il comune (una questione che ha comportato anche lo spostamento del monumento dedicato alla memoria di Luigi Gravina, la cui base poggiava sul terreno tornato di pertinenza non più “pubblica”).

In una situazione siffatta, dove l’effetto domino di ogni decisione ha ripercussioni fin dentro le case dei cittadini, una consultazione preventiva con gli abitanti del quartiere sarebbe stata opportuna, per valutare insieme gli aspetti di una soluzione che comunque si deve trovare (perché, è opportuno ribadirlo, Via Nazionale di notte è squassata dall’urlo di motori a tutta birra). D’altronde sarebbe stato un atto in controtendenza rispetto all’ultimo periodo, durante il quale la principale via d’accesso al centro città è stata gestita “d’imperio”, con effetti che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Guai a chi sfreccia su Via Nazionale d’ora in poi. Almeno questo.

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