gioacchino cassano

Test d’ingresso medicina: 1 su 4 ce la fa, a noi poi il “modello Cuba”

di Gioacchino Cassano

L’accesso alla facoltà di Medicina, per cui recentemente si sono svolti i test, è stato organizzato secondo crismi per cui il Ministero ha messo a concorso un numero di posti di  circa 16mila  unità, al quale hanno preso parte circa   65.000 candidati!

È pur vero che la Medicina è un argomento particolarmente impegnativo e delicato e le Persone che la gestiscono sono investite di concrete responsabilità, per cui è giustificabile una preventiva selezione! Gli ammessi, che un giorno saranno futuri medici, avranno in cura la nostra salute e la nostra vita; va condivisa, pertanto, una scelta onesta, diligente ed equilibrata dei candidati ai quali verranno aperte le porte di questa specifica Facoltà!

Ma, a ben pensarci, anche la maggior parte degli altri corsi universitari è parimenti delicata! Ciononostante vi si accede senza esami preliminari, perché sono a numero aperto!

Se analizziamo attentamente le varie professionalità, notiamo che ognuna di queste comporta rischi e responsabilità!

I maestri/professori che formano gli uomini del domani, i dirigenti delle pubbliche amministrazioni – investiti di delicate incombenze – vengono selezionati con regolari concorsi, altri incarichi vengono ricoperti con regolari e normali prove selettive! Perché, allora, si adotta questo percorso particolare solo per accedere alla succitata facoltà di medicina?

La logica suggerirebbe porte aperte per tutti gli aspiranti! Se selezione ci sarà, verranno fuori nel percorso universitario in base all’impegno ed ai risultati conseguiti dagli studenti! Saranno costoro giudici e candidati!

Quindi, libero accesso a coloro che sono portati a scegliere questa delicata Facoltà che forma il corpo medico del prossimo futuro, con uno sguardo particolarmente attento per quanto riguarda la nostra Regione, che ha necessità di specifiche cure ed attenzioni!

Ma ci rendiamo conto che la  Calabria, per far fronte ad esigenze sanitarie – peraltro contestate energicamente dai nostri medici – ha dovuto fare richiesta di  sanitari alla sperduta e lontana isola di Cuba? L’Italia, culla di scienza, di cultura e di civiltà, rischia di offuscare la propria immagine! È impensabile e non è consentito!

La Sanità è un problema delicato che merita – senza ulteriore indugio – attenzione e cura particolare!

Incominciamo ad aprire le porte a tutti gli aspiranti, alla stregua delle modalità seguite per le altre Facoltà! Tranne rarissime eccezioni, le selezioni avverranno automaticamente, sul campo!

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