Risalente al 30 agosto 2019, la gara d’appalto indetta dal comune di Paola per trovare un «soggetto idoneo per il completamento dei lavori e per la gestione dell’immobile sito in Paola – Rione Piano Torre – da adibire a casa di riposo per anziani», si è conclusa con l’affidamento della struttura alla “Congrega Santa Caterina”, con sede legale a Carolei, legalmente rappresentata dal parroco della chiesa del Rosario di Paola, Don Bruno Di Domenico.
Dal momento della sua messa in funzione, la “Comunità Alloggio – Prof. Ferruccio Tarsitano” (intitolata all’indimenticato autore del lascito), ha da subito rappresentato un punto fermo sullo scacchiere dell’offerta assistenziale cittadina, accogliendo ospiti presi in cura da personale qualificato e competente, in locali riammodernati e confortevoli.
Per ragioni che non sono chiaramente espresse, in un recente atto pubblicato sull’albo pretorio del comune di Paola (clicca e scarica), pare che il sacerdote a capo della Congrega alla guida della struttura, abbia manifestato l’intenzione di cedere l’attività ad un altro soggetto (nella fattispecie la Società a responsabilità limitata semplificata “Santa Caterina”, della quale però è specificata soltanto l’amministratrice, ma non la sede legale). Operazione per la quale, stante l’atto dirigenziale a firma del responsabile del settore tecnico del municipio, il f.f. Fabio Iaccino (oggi trasferitosi per lavoro altrove ma ancora in forza al comune di Paola alla data del 13 agosto scorso), considerati i riferimenti normativi e i vincoli citati in premessa, ha espresso «nulla osta» per conto dell’Ente.
Ciò, a quanto pare, è stato possibile grazie all’articolo 1406 del Codice Civile, che testualmente recita: «Ciascuna parte può sostituire a sé un terzo nei rapporti derivanti da un contratto con prestazioni corrispettive, se queste non sono state ancora eseguite, purché l’altra parte vi consenta» (per un approfondimento clicca qui). Avendo consentito, il comune di Paola ha permesso il passaggio della Comunità Alloggio “Prof. Ferruccio Tarsitano”, dalle mani della Congrega con a capo Don Bruno Di Domenico a quelle della società “Santa Caterina” s.r.l.s.
Tuttavia viene da chiedersi: può un contratto affidato mediante gara d’appalto, essere ceduto a terzi come si trattasse di un negozio tra privati? Considerando che il “lascito” del prof. Ferruccio Tarsitano è stato fatto alla città intesa nel suo complesso, può una tale decisione dipendere dalle valutazioni di un singolo, per quanto sicuramente competente e preparato, dipendente comunale?