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L’esponente apicale di uno dei partiti che consentono all’Amministrazione Ferrari di reggersi in piedi, esprime il suo parere in merito a questioni di attualità politica spaziando dalla recentissima tornata elettorale per le europee, alla “situazione dissesto” vista dagli occhi della Commissione Straordinaria di Liquidazione, fino alla spinosa questione relativa agli stipendi dei dipendenti comunali di Paola.
Sergio Stancato è un politico che non le manda a dire, si esprime diretto e risponde puntualmente alle domande (anche a quelle più scomode), protagonista indiscusso di molti decenni, sta alla politica paolana come la memoria RAM sta ad un computer.
Tutti coloro che si sono affacciati e sono affacciati dal Sant’Agostino, da Palazzo Campanella e da molti altri posti, si sono – prima o poi – dovuti rapportare con lui. È quindi politico d’esperienza e cittadino accorto, osservatore privilegiato di un territorio che “vede” anche con gli occhi del medico.
Dalle classi più umili a quelle più agiate, tutti i paolani (molti calabresi, diversi italiani e qualche europeo) sanno chi è. Pertanto la sua opinione è una di quelle che “pesano”, perché pesata al vaglio di un’esperienza personale davvero vasta.
Suona quindi tonante la sua bocciatura a Scopelliti Giuseppe, inteso sia come candidato alle europee, sia come Presidente della Giunta Regionale, al quale Stancato ha preferito votare Pirillo, presentato come un candidato capace di rappresentare il territorio calabrese in tutta la sua interezza e particolarmente nella parte tirrenica cosentina.
Suona altresì allarmante la sua considerazione in merito all’atteggiamento non collaborativo dell’Amministrazione Ferrari con i Commissari Liquidatori insediatisi al Comune. Comportamento per il quale il leader repubblicano esprime amarezza perché dovrebbe essere «interesse primario dell’Amministrazione far sì che queste operazioni vengano condotte in maniera “lineare” […] consentendo al paese di ricominciare a vivere». Una considerazione che contiene – implicita – la visione di una Paola attualmente “morta” (o in “stato vegetativo”, e va ricordato che chi parla in questi termini è anche un medico).
Infine, il tono dell’ex Consigliere Regionale, suona preoccupato quando s’affronta l’argomento relativo alla mancata retribuzione dei dipendenti comunali, il cui residuo fondo cassa (59.000 euro) il Sindaco ha richiesto per utilizzarlo allo scopo di spalmare crediti in altre situazioni debitorie dell’Ente. Una situazione a cui s’allega la richiesta degli stessi dipendenti, relativa al “congelamento” dell’invio dei tributi comunali (TARES 2013, Acqua 2013) perché impossibili da pagare senza lo stipendio. Cosa che potrebbe creare un caso di “disparità sociale” a Paola.
Tutto questo per sintetizzare la visione di un incontro allegato integralmente nella video intervista che segue.
Buona Visione
