CSP – Città senza Piano (di Francesco Frangella)

Riflesse allo specchio, le tre lettere che compongono  l’acronimo  di Piano Struttrale Comunale, diventano automaticamente “CSP” a cui l’interpretazione odierna potrebbe riferire il titolo di Città Senza Piano. Perché dal Consiglio Comunale di stamane (durato, per la cronaca, quattro ore e mezza) l’unica certezza che avrà riflesso nella vita civica dei paolani sarà determinato dalla consapevolezza di non poter far riferimento ad alcun PSC (che – a proposito – è ancora disponibile sul sito del Comune).

La conclusione è stata anticipata da una lunga premessa fatta da una sequela di interventi tra i quali è spiccato l’acuto del Sindaco Ferrari che, parlando del PSC deliberato dall’amministrazione Perrotta, ha sentenziato l’impossibilità attuativa di quel progetto “perché – sono state le sue parole – sembra un disegno a colori redatto da un alunno delle scuole medie”. Ovviamente il Sindaco si è espresso in questi termini forte delle certezze ottenute sia a livello provinciale che regionale. Certezze che gli interventi della minoranza non hanno scalfito e che, quindi, sono andate a confluire nella decisione espressa a maggioranza in seguito alle dichiarazioni di voto. A far da corollario a tutto ciò il “solito” scontro tra il Consigliere Di Natale e la Presidente del Consiglio Ciodaro, senza dimenticare il momento dell’ingresso in scena della forza pubblica, sollecitata ad intervenire in merito ad una manovra del Consigliere Perrotta (ex Sindaco della Città) reo d’aver cercato di recapitare un foglio sul banco dove siede il Segretario del Comune (che – a proposito – sul sito ufficiale di quello di Paola, viene dato ancora essere Bruno Rosaspina), senza il consenso della Presidente Ciodaro.

Dal palazzo comunale (dove – a proposito – ancora non è stata sostituita la vetrata rotta al tempo delle incursioni “notturne”, ed un pannello sponsorizzato da bella mostra di sé – per vedere la galleria immagini clicca quì) è uscita una indicazione determinante per la vita e le tasche dei paolani. Senza la dotazione del PSC, i cittadini saranno costretti a far riferimento alla legislazione più generale che regolamenta le materie per cui ICI ed IMU sono state istituite, e ciò determinerà la nullità dei progetti immaginati (e pagati) dai paolani che hanno valutato i propri terreni sulla base dei parametri deliberati – a quanto pare “erroneamente” – dall’amministrazione Perrotta. Parametri duramente contestati dal Consigliere De Rosa e dal Sindaco Ferrari, unici mattatori della questione per quanto concerne la maggioranza, i quali hanno anche ventilato la possibilità che siano stati introdotti al solo scopo di nascondere un dissesto che a Novembre 2011 era già in atto. Dalla minoranza il più loquace è stato il Consigliere Di Natale che ha anche incassato un attimo di condivisione da De Rosa e uno sguardo severo dalla Consigliere Serranò, perché a lei ha ricordato il suo voto favorevole al PSC targato Perrotta, mentre proprio quest’ultimo –  l’ex Sindaco –  si è impegnato a limitare il gergo espressivo col quale è stata dipintà l’attualità che si vive alle pendici del Santuario.

Alla fine di questo Consiglio la Città torna ad essere legata a leggi stabili ma non ad hoc , al termine di questa (ennesima) Contesa il divario tra le due anime dell’Aula appare ancora più marcato, in conclusione la Città appare ancora come priva delle componenti necessarie al suo funzionamento. I paolani, per usare la terminologia cara a coloro che oggi si sono confrontati, “lo sanno”. Fino a quando? O, fino a quanto? Perché qui si tratta di Tempo e Denaro.

 

A breve seguiranno le Video Interviste.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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