Micro Nokia

” Micro Nokia ” quando due colossi diventano uno

Se si prova a fermare una persona per strada, qualunque sia il suo livello culturale, e gli si chiede: “Hai mai sentito parlare di Nokia o di Microsoft?” Sicuramente darà una risposta alla domanda.
Perché? Semplicemente perché, nel bene o nel male, Microsoft e Nokia hanno segnato in modo indelebile lo sviluppo tecnologico degli ultimi 20 anni. Microsoft con il suo Windows è entrata prepotentemente nelle case degli italiani fin dalla prima metà degli anni ’90 grazie anche all’espandersi del mercato dei Personal Computer, oggetti ritenuti fino ad allora come beni di lusso che solo persone molto benestanti potevano permettersi.
Nokia dal canto suo ha dominato il panorama della telefonia mobile con dispositivi ritenuti, a ragione, i migliori dispositivi in circolazione. Il meccanismo però negli ultimi anni sembra essersi inceppato da qualche parte. Da parte dei pc l’avvento di release di Linux sempre più “user friendly” (soprattutto gratuite) come Ubuntu, il fallimento pressoché totale di Windows Vista (ribattezzato dai cosiddetti smanettoni “SVista”), nonché l’avvento dei Tablet hanno portato Microsoft a rivedere la propria posizione sul mercato che fino all’inizio del 21º secolo l’aveva vista dominare il mercato.
Dalla parte della telefonia mobile, Nokia probabilmente si è ritrovata impreparata alla rivoluzione che stava per avvenire. Miopia di marketing? Sottovalutazione dell’avvento degli smartphone? Quale che sia il motivo, dopo il grande successo avuto con N95, Nokia ha visto perdere fette di mercato consistenti a favore soprattutto di Samsung e Apple, trasformando la società svedese in un marchio di nicchia.
Probabilmente le migliaia di adolescenti che fanno la fila per acquistare il nuovo iPhone o l’ultimo Galaxy S non sanno neanche che mentre HTC sfornava i primi PDAphone o Blackberry forniva i migliori dispositivi mobili per professionisti, Nokia dominava il mercato con i suoi: 3210, 3310/3330, 6600, 6680.
Fatto sta che con l’avvento di iPhone e Samsung Galaxy, da leader, Nokia si è ritrovata ad inseguire concorrenti che nel giro di pochi mesi hanno monopolizzato il mercato. Abbandonato quindi Symbian, ritenuto ormai obsoleto sono iniziati gli esperimenti che hanno portato Nokia sempre sul punto di riprendersi le quote perse ma che mai hanno fatto si che la società decollasse per davvero.
E qui entra in gioco Microsoft, che con il suo Windows Phone ha permesso a Nokia di sviluppare un terminale finalmente in grado di competere, il Lumia.
Il problema di base però per Nokia è diventato anche il non riuscire ad chiudere l’anno con utili degni di tale parola, portando la casa svedese a perdere valore.
Si potrebbe pensare che la “crisi” scoppiata nel 2007 possa aver giocato un ruolo di primo piano nel veloce declino dei due colossi, ma se si osservano bene i dati delle vendite ci si rende conto che il mercato dell’hitech non ha risentito quasi per niente della suddetta crisi (a parte qualche software House che produceva videogames che è stata costretta a chiudere battenti).
Nel mondo della grande finanza è facile che se un marchio comunque prestigioso perde valore, diventa obiettivo di altre case. Così è avvenuto per Nokia che nella seconda metà del 2013 viene acquistata da Microsoft.

a cura del Dr. Hicks

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