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Con la bella stagione ormai alle porte, l’attività delle Forze dell’Ordine operanti su Paola si intensifica notevolmente, manifestandosi in procedure necessarie a prevenire fenomeni delinquenziali proporzionali alla crescita demografica a cui è soggetta una cittadina turistica.
Partendo dagli atteggiamenti di coloro i quali si mettono al volante in condizioni non idonee alla guida, passando attraverso, ladri, prostitute, spacciatori e consumatori di droghe – che d’estate aumentano esponenzialmente la propria presenza sul territorio – i comportamenti delinquenziali richiedono una dose suppletiva di lavoro per Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia.
Tutelare l’immagine di una Città, indipendentemente che si tratti di Paola o di altre realtà, è il passo fondamentale per tenere a bada il degrado. Visioni come quelle di una prostituta che esercita, tra le ombre a picco del mezzogiorno in pineta, non solo segnalano un’urgenza sociale alla quale i servizi preposti dovrebbero porre un freno, ma veicolano anche il messaggio che a Paola è in atto uno scollamento nella scala dei valori su cui si regge l’impianto cittadino.
Questa ragione (unita alle altre già dette) è il probabile motivo per il quale i Carabinieri hanno intensificato la propria attività di routine, controllando con discrezione – quotidianamente – le presenze non “familiari” che da un po’ di tempo s’avvicendano nei pressi della Pineta a Mare, laddove c’è l’ingresso per andare sulle spiagge di Paola.
Per una Città che non merita l’onta del degrado palpabile, già vissuto allorquando la spazzatura s’è ammassata fino al primo piano dei palazzi, questo lavoro è fondamentale. Però, per ritornare all’apice dell’immaginario turistico, è necessario un cambio di rotta possibile solo ai politici, perché tutti gli altri (lavoratori in primis) sono già impegnati ad arginare tutto il resto.
