conoscere progetti

Dall’Austria in bici per conoscere progetti

Si spostano in bicicletta, sono giovani – lei 29 anni, lui 34 – , sono innamorati, amano viaggiare, non solo per vedere posti nuovi, o osservare i cambiamenti della natura, ma soprattutto per imparare, e per conoscere i progetti più interessanti sparsi per l’Italia. Sono Maria Jelencsics e Cristian Loy, che partiti lo scorso novembre da Vienna hanno viaggiato a bordo della loro bicicletta o a piedi, passando per la Slovenia, per le Alpi – da qui hanno preso un treno – arrivando a Trieste, visitando Venezia e Padova. Proprio a Padova si sono spesso recati a “La mente comune”, associazione volta alla promozione della creatività, all’interno del quale esiste un’officina delle bici, dove ognuno può aggiustare da se la propria, una di vestiti, e una terza di oggetti, creati con materiali di riciclo o rifiuti.

Ma è in Umbria che passano la maggior parte del loro tempo: per 6 mesi si sono fermati in un ecovillaggio nel comune di Piaggia, “Utopiaggia”, dove, con altre persone già all’interno della comunità nata nel 1982, hanno collaborato lavorando insieme, apprendendo così molte nozioni in campo agricolo, e imparando ad attuare la permacoltura, un metodo che permette di progettare e gestire ambienti antropizzati, al fine di ricavarne prodotti per il fabbisogno di tutti, mantenendo l’equilibrio dell’ecosistema.

Dormono dove capita, perché non è importante per loro il comfort, quanto godere di paesaggi, di piccoli posti dalle mille risorse, e riuscire ad imparare più cose possibili da poter applicare quando torneranno in Austria, a fine luglio, quando, per il momento, terminerà il loro viaggio in bici in giro per l’Italia, che era, fin da prima di incontrarsi, il loro sogno. Ma sono anche iscritti su una comunità di scambio di ospitalità per cicloturisti. In questo modo possono a volte riposarsi su un letto vero. Più che un viaggio quindi, uno stile di vita. Inoltre, essendo appassionati del mezzo a due ruote, cercano di far coincidere i loro spostamenti con eventi e manifestazioni di bici.

Quando chiedo cosa è rimasto lor più impresso dell’Italia, Maria mi risponde che è  la voglia di stare fuori sempre: «In Austria, a causa del freddo la gente tende a rimanere a casa, soprattutto durante l’inverno; qui invece il clima è diverso e si vuole sempre star fuori». Ma quello che amano di più, confessano, è l’ospitalità, la disponibilità, e la gentilezza:  «gli italiani a differenza di altri europei, come i francesi ad esempio, non fanno caso ai nostri errori grammaticali, ma anzi ci insegnano a parlare meglio e si sforzano di comprenderci».

Un incontro casuale con Biagio Accardi, cantastorie calabrese protagonista di “Viaggio lento”, dove la parola d’ordine è rallentare per godere del bello, li ha trattenuti nel Parco Nazionale del Pollino. «Ci piace Viaggio Lento perché a piedi si possono notare e visitare posti che con i mezzi, autobus, macchina, o aereo che sia, passano inosservati, ed è più facile conversare e fare amicizia con le persone». E anche se il loro piano consiste nel non avere piani, hanno in mente un progetto, ispirato proprio da Biagio: percorrere il loro “Viaggio lento” in Austria. Aspettiamo di avere loro notizie per poter scrivere della loro piccola impresa!

 

 

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