Iniziando dai vertici che all’epoca dei fatti contestati (2014) occupavano posizioni di rilievo nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, tutti coloro che sono risultati coinvolti nell’inchiesta relativa alle assunzioni operate in concomitanza con le scorse elezioni regionali, hanno ricevuto la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.
Tra i nomi “altisonanti” inseriti dagli inquirenti nel lungo elenco che di persone che dovrà ora difendersi dalle accuse, figurano quelli degli ex direttori generali dell’Azienda sanitaria, Raffaele Mauro e Gianfranco Scarpelli; l’ex direttore sanitario, Luigi Palumbo; i funzionari regionali Giuseppe Pasquale Capicotto e Vincenzo Caserta, il dirigente dell’Asp cosentina Antonio Perri e il sindacalista di Cetraro Franco Mazza.
I fatti, come si ricorderà, riguardano l’ingiusto vantaggio ottenuto da falsi precari che, con l’ausilio di parte del management dell’Asp cosentina, e col supporto di apparati sindacali, avrebbero successivamente procurato un danno patrimoniale alle casse della Regione Calabria.