Un anno e mezzo è passato, o giù di li, eppure sembra tanto di più, abituati o quasi alla quotidianità dell’emergenza, tra tamponi e mascherine, tra vaccini e Hub vaccinali (perché poi non chiamarli Centri proprio non lo capisco) e soprattutto tra virologi, epidemiologi, infettivologi, statistici, matematici, veterinari, tuttologi, nani e ballerine.
I nani li ho aggiunti per “colore”, la ballerina si è aggiunta lei e tutto sommato nulla toglie o aggiunge alla credibilità degli altri. Ho visto catastrofisti annunciare la fine del genere umano, quasi un’altra tromba da aggiungere al Libro di Giovanni, ho visto negazionisti fino all’ultimo respiro, quello dell’aria pompata da un tubo in gola, asserire che era tutto falso, costruito ad arte da, non ho capito bene, chi. Ma forse è una mia congenita incapacità a capire.
Ho visto gran professori cambiare idea alla velocità della luce ed esprimerne in copia maggiore delle varianti del nostro simpatico, si fa per dire amichetto pareri. Veterinari, ho il massimo rispetto per la categoria, disquisire di malattie umane con la stessa credibilità che avrei io se parlassi di cimurro.
Ho visto , anzi sentito , il mio macellaio che tentava di spegarmi cosa era un variante dell’RNA, (lui continuava a dire MNA, ma forse era solo l’erre moscia) e rintuzzare i miei , per la verità blandi tentativi di intervenire, perché si era appena laureato su Wikipedia e preso non so quanti master su facebook.
Ho visto frotte di giornalisti , di ogni rete televisiva, di ogni emittente radiofonica, questi per la verità li ho solo sentiti, di ogni giornale, letti ovviamente, ossequiosi intervistare , ad ogni ora del giorno, ogni santissimo giorno, quel caravanserraglio di cui sopra e gettarsi famelico su ogni brutta notizia, le uniche che fanno audience, anzi no ascolto. E il caravanserraglio ben prezzolato alternare facce seriose, preoccupate , spaventate e infine terrorizzate.
Ogni martedì l’annuncio tristissimo era che i morti erano di più (i morti evidentemente di lunedì), il lunedì che i morti erano di meno ( li vedete gli ospedali italiani che domenica dopo le cinque del pomeriggio comunicano morti che evidentemente si sommano a quelli del giorno dopo) ,ma che il tasso di positività saliva. Eppure bastava questo semplice ragionamento a spiegare i tragici martedì, che qualcuno nel frattempo avrà messo in relazione a congiunzioni astrali, ai Templari o a Marte , Dio della Guerra. Ma il caravanserraglio e le TV non potevano dare in alcun modo notizie di questo genere, “segreti di Stato”.
Ho visto ogni tanto, ma assai di rado qualcuno che si mostrava ottimista, era subito zittito e mai più richiamato : “pezzo di stronzo, ci vuoi vedere in cassa integrazione, sul lastrico a dormire sotto i ponti!”.
Ho visto qualcuno giustificare il pessimismo con la necessità di non abbassare la guardia, soprattutto di spaventare per favorire la campagna vaccinale. Se pure lo dicessero in buona fede, e ne dubito, ottengono l’effetto contrario alimentando dubbi e paure.
Quella del “vaccino mostro” è stato proprio il caravanserraglio a generarla, aprendo ogni edizione di TG, GR, prima pagina, con la notizia della morte di uno appena vaccinato, pure se era finito sotto un treno, pure quando palesemente nulla c’entrava, e il giorno dopo dire il contrario, che comunque il vaccino andava fatto , ma… Ho visto così morire Astra Zeneca, ormai archeologia scientifica, nuova Talidomide ( quella della focomelia) che un difetto per la verità lo aveva, grave ed imperdonabile: costava poco.
Ho visto terrapiattisti, rettiliani ed alieni , negazionisti persino di se stessi, immolarsi al virus, piuttosto che cedere il passo. Non ho visto una presenza rassicurante, che avrebbe dovuto dare Speranza e non l’ha data.
Ho visto tutti affannarsi a dire, ora da un po’ per fortuna la frase è sparita, “andrà tutto bene” , forse portava pure jella. No amici , vi do la notizia, non andrà tutto bene, ma non per il virus, con il quale dovremo convivere “addomesticandolo”, come con altri abbiamo fatto nei secoli passati. Anzi oggi, grazie ad una scienza, pardon Scienza, eccezionale lo addomesticheremo assai prima.
Non andrà tutto bene perché la paura si è insinuata ancor più profondamente del non invitato ospite tra gli uomini. La Paura, a cui il caravanserraglio ha dato e da una mano, la paura che rende gli uomini peggiori, più egoisti e meno solidali, incattiviti e con minor progettualità. Io spero di sbagliare ma questo lo ho visto, anzi lo abbiamo visto nel passato, nella storia delle grandi epidemie che davvero hanno decimato il genere umano. In un anno e mezzo, o giù di li, è bastato meno, un virus assai meno mortale, un caravanserraglio, facebook e qualche altro social.
Io ne ho visto di cose che voi umani non potete nemmeno immaginare, non navi stellari in fiamme davanti ai bastioni di Orione e nemmeno i raggi B balenare nell’oscurità alle porte di Tannhäuser, ho visto di peggio: ballerine e macellai parlare di varianti virali , giornalisti più ignoranti di un mulo disquisire di contagiosità e di distanze interpersonali, un caravanserraglio dire tutto e il contrario di tutto, a pagamento ovviamente.
Che tutto ciò non vada perduto come lacrime nella pioggia.