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Malgrado sia stata trovata una formula (tutta da decifrare) per assegnarlo al “Consorzio Terredamare”, il bus turistico a disposizione del Comune di Paola è ancora parcheggiato nell’area esterna del Sant’Agostino, prezioso complesso storico che oggigiorno ancora funge da sede municipale.
Posato sul selciato d’ingresso, senza alcuna copertura utile a preservarlo dagli elementi, il pulmino scappottabile rappresenta il primo “ornamento” con cui, qualunque cittadino, utente o semplice visitatore, si trova a rapportarsi una volta varcato l’ingresso esterno della struttura.
Sebbene possa apparire comprensibile la necessità di tenerla pronta per l’utilizzo, la navetta attualmente costituisce un ostacolo e, contemporaneamente, un segno di deturpazione nei confronti di un bene culturale.
Già negli anni scorsi il posteggio innaturale di veicoli in quell’area è stato oggetto di critiche, anche da parte di coloro che oggigiorno siedono agli scranni dell’amministrazione. Ma forse, oggi, quel pulmino viene visto come un monumento, forse dedicato allo stato di “salute pubblica” percepito in città.
