Sebbene in assenza di candidati “ufficiali”, ancora non svelati al pari delle liste a supporto, a Paola arriva la prima certezza circa le elezioni comunali, che si svolgeranno – in prima battuta – nella data del 12 giugno (in concomitanza con il Referendum).
L’eventuale ballottaggio è stato invece indetto per il 26 giugno, giorno dopo il quale la città vedrà rinnovarsi sia il Consiglio Comunale che la giunta alla guida dell’amministrazione.
Come già detto è ancora fitto il mistero attorno alle candidature, anche se le compagini stanno posizionandosi secondo dinamiche molto diverse da quelle del 2017, quando a vincere fu la “coalizione di salute pubblica” che candidava a sindaco Roberto Perrotta.
Un’altra certezza riguarda proprio questa compagine, uscita praticamente sgretolata dall’esperienza amministrativa tuttora in corso, con diverse forze che ne hanno abbandonato la mission già prima della conclusione del mandato affidato dagli elettori.
Allo stato attuale, infatti, il governo della città di Paola è affidato esclusivamente ad un esecutivo che non può più contare su una maggioranza consiliare fatta degli stessi pezzi del 2017, le cui deliberazioni stanno facendo storcere il naso più agli ex alleati che agli avversari storici (di fatto l’opposizione, o minoranza che dir si voglia, non è più appannaggio dei soli 6 elementi che per più di 4 anni hanno tuonato contro chi siede al timone dell’ente).
Per quanto riguarda “gli altri”, cioè a dire i contenders degli attuali detentori delle chiavi amministrative, c’è gran movimento, tanto nel centrodestra, quanto nel balcanizzato centrosinistra, con nuove annessioni e defezioni che si alternano quasi quotidianamente in ogni potenziale coalizione.
Probabilmente la fissazione della data delle votazioni contribuirà a schiarire le idee a tanti, anche perché il tempo restante per organizzarsi, da questo momento in poi, sarà “tiranno”.