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Paola – Creditori fantastici e dove trovarli (con tanto di consulenza legale)

Ripercorrendo le vicissitudini che hanno indotto la giunta comunale paolana a deliberare un rimborso, da 10mila euro, per un privato che lamentava cospicue perdite a causa dell’alluvione cittadina del 2010 (qui e qui per gli approfondimenti), si è resa necessaria un’ulteriore ricognizione dei passaggi che sono stati compiuti nel verso della gestione delle posizioni scaturite a seguito del dissesto finanziario, da oltre 27milioni di euro, dichiarato dal Sant’Agostino quasi dieci anni fa.

Per venire a capo delle tante situazioni lasciate sul banco dall’Organismo Straordinario di Liquidazione (OSL), che per oltre un lustro ha cercato di ripianare le doglianze lamentate da quanti – a causa del deficit – hanno visto sfumare i crediti vantati nei confronti dell’ente, il sindaco Roberto Perrotta (con un decreto emanato a marzo dello scorso anno) aveva provveduto ad istituire un apposito ufficio che, nelle intenzioni, si sarebbe dovuto occupare esclusivamente di queste cose.

All’epoca venne addirittura individuato un «Istruttore Direttivo – Cat. D – Responsabile dell’ufficio post dissesto», nella figura di un professionista dal curriculum specchiato che, però, immediatamente dopo la nomina (con tanto di contratto part-time a 18 ore settimanali) rinunciò all’incarico.

Sulle ragioni di questo forfait non è dato sapere, né è opportuno specularci sopra dialetticamente, perché certe questioni possono essere dipanate solo ascoltando le voci dei diretti interessati, anche se è lecito immaginare che l’enormità del lavoro da svolgere possa aver giocato un ruolo importante per addivenire ad un esito siffatto.

Pertanto, considerando le difficoltà insite nella gestione di una tale questione, che a quanto pare sfugge dall’ordinaria amministrazione (tant’è che si era dovuto ricorrere ad un aiuto esterno), in un momento storico come quello attuale – condizionato anche dall’emergenza sanitaria, che tante energie ha sottratto al normale andamento della macchina burocratica – risulta davvero “eccezionale” lo sforzo compiuto dall’esecutivo nel reperimento di posizioni creditorie come quelle dell’imprenditore presuntivamente colpito dall’alluvione del 2010.

Un’impresa davvero, soprattutto in virtù del fatto che, per compierla, è poi bastato il parere di un consulente legale che, per quanto attualmente “libero” da impegni amministrativi, sia nel passato remoto (quindi ai tempi della dissestante esperienza antecedente al ricambio del 2012) sia in tempi più recenti, ha vestito incarichi di fondamentale importanza per gli “esecutivi” di Roberto Perrotta.

A questo punto viene da chiedersi come mai un siffatto “asso nella manica” non sia stato giocato prima, quando si sono impegnate risorse, energie e tempo nel reperimento di professionalità che, a quanto pare, potevano essere ovviate col supporto di un avvocato.

A meno che non si tratti di un “mago” da utilizzare solo in circostanze estreme, come quelle che potrebbero insorgere nel momento in cui verranno ratificate assunzioni in un’annualità che, stante lo stato di deficit strutturale dell’ente, potrebbe essere caratterizzata da malumori diversi da quelli lamentati dalla semplice controparte politica.

Ma queste sono questioni che verranno affrontate a tempo debito, dove “debito” sarà senz’altro un termine che ricorrerà spesso.

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