di Gioacchino Cassano
Purtroppo, nonostante il desiderio di pace che caratterizza l’animo e la volontà della maggioranza assoluta dell’umanità, in diverse parti del nostro pianeta esistono e persistono focolai di guerra, voluti ed alimentati da una setta di guerrafondai che, prevalentemente , sono spinti da abietti interessi economici e non si curano dei conseguenti gravi danni arrecati all’intera galassia.
Allorquando si assiste al triste fenomeno dell’invio di armi ai Paesi in guerra, siamo autorizzati a pensare che queste modalità di aiuti alimentino – inevitabilmente – lo spirito di belligeranza e non giovino affatto ad instaurare un clima di pace.
Ci sono Organismi Internazionali che sono preposti a vigilare sulla pacifica convivenza, nonché a dirimere e risolvere eventuali controversie internazionali. Come mai non intervengono in tempo, allorquando emergono le prime avvisaglie di turbamento dello equilibrio in essere? È perché mai non si fa uso dei mezzi e sistemi tradizionali ?
La pace – urge sottolineare – è l’unico strumento valido e legittimo per porre fine alle guerre fratricide ed agli interessi inconfessabili di chi le provoca e le alimenta.
I Paesi – in guerra loro malgrado – vanno aiutati e supportati con concreti messaggi e tentativi concreti diretti a ristabilire una pace duratura.
La sciagurata fornitura di armi al Paese che sembra soccombente produce – inevitabilmente e conseguentemente – il perdurare della guerra che provoca lutti e devastazioni.
Non ritengo superfluo ribadire – altresì – che sia oltremodo utile rammentare che in questa delicata materia esistono Organismi Internazionali con funzioni specifiche: l’ONU – la NATO – Unione Europea.
Speriamo di vederli presto concretamente all’opera.