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Neanche il tempo di far passare la nottata ed ecco l’ennesimo colpo di scena. L’intricata trama dell’operazione che dovrebbe condurre gli amministratori di Paola a dichiarare il dissesto, s’infittisce ulteriormente con l’ingresso in scena del Segretario Comunale.
Con una lettera che pubblichiamo integralmente, il depositario “tecnico” delle responsabilità amministrative del Palazzo di Città rende chiara una posizione che, probabilmente, inficia l’equilibrio tattico di una maggioranza protesa nell’azione dichiarativa del dissesto.
I punti che appaiono maggiormente vicari di questa situazione possono essere così riassunti:
<< Con la presente si intendono […] precisare ancora le presenti segnalazioni:
A) […] non risulta documentato […] se i dati della gestione facciano prevedere o meno un disavanzo di amministrazione. […], non risultano certificati ovvero documentati e relazionati i debiti fuori bilancio […].
B) Non risulta […] una operazione straordinaria di riaccertamento straordinario dei residui […] che avrebbe potuto eventualmente constatare e rivedere in ordine :
“alla eventuale effettiva inattendibilità dei residui attivi riferiti alle entrate tributarie; sulla effettività e dubbia esigibilità dei ruoli che ne potessero giustificare le effettive ragioni del credito e titolo giuridico; alla verifica di conseguente assenza di una adeguata azione nell’emissione di ruoli coattivi e concreta azione esecutiva di recupero per la loro riscossione“.
C) Non risulta relazionata una analisi sulla […] disponibilità dei beni disponibili ricadenti nel territorio […] ai fini di una possibile finanziabilità dei debiti con proventi derivanti da alienazioni di patrimonio disponibile, ai sensi dell’art. 193, comma 3, del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali, n.d.r.).
D) Non risulta fornita […] una dettagliata relazione di revisione economico finanziaria che analizza le cause del dissesto del Comune di Paola, […]
Quanto alle ipotesi di equilibrio.
A) Non risulta analizzata […] soluzioni di possibili riequilibri finanziari tenuto conto di quanto sopra segnalato e se possibile dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione […].
B) Non risulta attivata ed analizzata […] soluzioni di possibili equilibri attraverso la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale […] >>.
Sommando tutti i “non risulta” appare evidente che, allo stato attuale, esiste una situazione di stallo che la coalizione di Governo della Città intenderebbe risolvere a colpi di maggioranza. Ciò rende infuocato l’appuntamento consiliare del 29 Ottobre prossimo, perché da un lato non è detto che ci sia l’ostentata compattezza di questi giorni, dall’altro non si è certi sulla strategia da seguire per mettere freno ad un’iniziativa che rischia di risolversi in un boomerang per la cittadinanza (su questo argomento sarebbe utile conoscere cosa accade ad un Comune che dichiara il dissesto). Di sicuro c’è che alcune forze politiche d’opposizione stanno organizzandosi per contrastare un’eventualità basata, attualmente, sulla volontà dichiarativa degli amministratori non suffragata da relazioni tecniche (pare che quella dei revisori dei conti sia ancora in alto mare e non si sa se vedrà mai un porto), senza tralasciare l’eventualità di adire le vie legali.
Assumersi la responsabilità di una scelta così impopolare, tra l’altro in un siffatto regime di incertezza certificata, sarebbe come premere il grilletto con in mente il dubbio relativo all’eventuale bersaglio. E le cronache degli ultimi giorni non sono per nulla favorevoli a questo genere di iniziative, senza scomodare i proverbi dialettali i quali recitano chiaramente che “ ‘a gatta pressarula ha fatt’ì figli cicat’ ”.
Nel dubbio né si spara, né tantomeno si dichiara. 
Il resto è solo una questione di tempo.
