Gli “eletti a cridenza” devono farsi carico degli scrutatori non pagati

comizio_ferrariNei mesi trascorsi dall’insediamento della Giunta Ferrari ad oggi, scrutatori, segretari e presidenti di seggio delle amministrative 2012, hanno sperato di vedersi riconoscere il sacrosanto diritto ad essere retribuiti.

Una serie di traversie burocratiche si sono frapposte tra la nomina del Sindaco (ad opera del Presidente della sezione n°1 di tutti i seggi elettorali) e l’espletamento di questa fondamentale operazione. Iniziando dal dissesto e passando attraverso i contributi elargiti a squadre di calcio e micro web TV fuscaldesi, i soldi per pagare una moltitudine di persone (tra le quali si annoverano parecchi ragazzi che, grazie a quelle somme, prefiguravano di trascorrere un’estate più piacevole all’insegna di un’assicurazione motorino pagata o di una seconda rata universitaria più “leggera” per le tasche della propria famiglia) non sono mai stati messi in conto.

Certo, il Comune di Paola è da due anni senza uno straccio di Bilancio e probabilmente lo sarà ancora per un tempo quantificabile nella lentezza espressiva del T.A.R., però – è inutile girarci intorno – tutto ciò che è stato speso per opere “accessorie” poteva tranquillamente essere investito per infondere “fiducia” in una cittadinanza che chiedeva urgentemente un cambio di passo per tornare a credere nelle istituzioni.

La nostra testata, prima fra tutte ad essersi occupata della faccenda, ha coniato un termine per qualificare l’attuale Consiglio Comunale paolano: gli eletti “’a cridenza” (a credito); perché tutti i componenti che siedono nei due rami dell’Aula Lo Giudice, siano essi di maggioranza o di minoranza, presidenti o Sindaco in carica, sono lì sulla base del mancato rispetto degli obblighi nei confronti di coloro i quali – formalmente – ne hanno ratificato l’elezione.

Uno spiraglio di luce sembrava essersi aperto quando, vista l’imminenza del pronunciamento del T.A.R. e considerata la (seconda) dichiarazione formale di dissesto finanziario, a tutti i creditori di questa malsana vicenda era stato prospettato che avrebbero potuto accedere alla “massa passiva” che sarebbe stata quantificata dai commissari. Una bugia bella e buona perché, è notizia di oggi, i delegati dello Stato chiamati a quantificare e liquidare la massa debitoria del Comune di Paola  fermeranno le lancette del loro esborso al 31 Dicembre 2011. Ben prima, quindi, del Maggio/Giugno 2012.

A questo punto, oltre alla questione etica degli scrutatori, il Consiglio Comunale di Paola (ed in special modo la Giunta di Basilio Ferrari) dovrà farsi carico di rispondere a tutti i soldi spesi fino ad oggi e non inclusi nel dissesto.

Un’idea, qualora ne avessero bisogno, potrebbe essere quella di “tagliare” gli investimenti accessori e controproducenti. Perché risparmiare su qualche click Youtube, e/o “mi piace” di Facebook, per video “opinabili” e tagliare una voce per una squadra che langue sul fondo di una classifica che umilia la tradizione del blasone calcistico cittadino, potrebbe garantire –perlomeno – la salvezza di una somma che aiuterebbe qualche famiglia a levarsi il grattacapo di un rinnovo assicurativo e di una rata universitaria. Cose che ai paolani farebbero – davvero – piacere.

Per avere un’idea di quanto la Testata sta pubblicando, da mesi, sulla faccenda basta cliccare su questo link e scorrere a ritroso le pagine che si aprono.

Per visionare, invece, la comunicazione dei Commissari insediatisi presso il Comune, basta cliccare su quest’altro collegamento.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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