Dal sapone naturale all’orto sinergico condiviso: verso il consumo critico per un mondo migliore

Il veloce mondo che ci circonda, ci costringe spesso a comprare prodotti per la casa o per la cura personale all’ultimo momento, senza darci il tempo di leggere le etichette, e venire a sapere con che elementi essi siano stati realizzati. Non è il caso di Carmela Aloise, che invece i saponi, che siano per i panni, per la doccia, o per i piatti, li prepara da se. Ci mostrerà come farlo attraverso un interessante laboratorio di saponi naturali, presso il Green Service Giardini di Paola, di Rosa e Francesco De Luca, domenica 6 aprile, durante il quale illustrerà il metodo a freddo e a caldo, come usare l’olio riciclato, parlerà del sapone in chimica, e dei vari oli ed essenze che possono comporlo.

sapone naturaleDopo aver deciso di trasferirsi a Longobardi in campagna per dedicarsi, con il suo compagno Renato, interamente alla natura e all’agricoltura, inizia delle ricerche sul sapone, conosce via internet vari saponai, imparando anche da loro i metodi di acqua ridotta, e a calcolare il coefficiente di saponazione, la parte più difficile del procedimento. Ed è proprio così che ha imparato a fare il sapone da se, da quello in gel o per i panni, a quello potenziato con bicarbonato, o ancora il sapone liquido, come ad esempio quello dei piatti, più complesso, fatto con oli vecchi. Per preparare bagno schiuma o shampoo, utilizza oli buoni, mentre per gli emollienti, il principio attivo delle piante officinali, dopo averle pestate e fatte macerare.

Grazie ai saponi, Carmela ha avuto la possibilità di imparare a conoscere molte piante officinali, usate in fitoterapia, come la calendula, l’ortica, la cicoria, presenti oltretutto nel suo “orto sinergico condiviso”, in cui piante e ortaggi “collaborano” insieme per rendere più fertile il terreno e combattere in modo naturale gli insetti, senza usare pesticidi, che non solo andrebbero ad alterare i sapori degli ortaggi stessi, ma sono anche nocivi per la salute. Oltre quindi all’esigenza di <<essere autonomi da un mondo che non ci appartiene>> come dice lei stessa, quello di auto produrre il sapone in casa, è stato solo il primo passo per una vita sempre più indipendente da un consumismo di massa, che ci impone prodotti, per qualsiasi uso, spesso creati con ingredienti che non sempre fanno bene alla pelle e all’organismo.

Nelle prossime settimane presso la loro abitazione, Carmela e Renato terranno, per un ristretto numero di amici e conoscenti, dei piccoli corsi utili a chi ha sposato, o vuole farlo, la teoria del “naturale”, già adottata da chi come loro, con creatività, giorno dopo giorno, sperimenta nuovi metodi di fare agricoltura. Uno sarà sul riconoscimento delle piante spontanee, e l’altro sulla pericolosità dell’uso dei nitrati.

Piccole realtà che remano contro corrente, ma che continuano a combattere, perché è proprio attraverso le piccole lotte che si può sperare di seguire un percorso verso un consumo critico, poiché ne sono certi, la loro “rivoluzione”, contribuirà ad ottenere un mondo migliore!

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