viaggio lento

Rallentare per osservare, parola di Viaggio Lento

viaggio lentoIn un mondo dove i ritmi frenetici della vita ci costringono ad accelerare ogni giorno di più, rallentare per godere al 100% delle cose che ci circondano sembra un’utopia, ma è proprio questo il messaggio che Biagio Accardi, cantastorie calabrese, cerca di diffondere: andare più lentamente per osservare.

In collaborazione con l’associazione culturale CattivoTeatro, insieme alla sua asinella Cometa Libera ormai compagna di avventure e di piacevole lentezza, attraverso “Viaggio lento”, arrivato alla sua IV edizione, il nostro cantastorie percorre rigorosamente a piedi le strade del Parco del Pollino, invitando a riscoprire, rallentando, la natura e le bellezze di luoghi a volte dimenticati, che aspettano solo di essere riscoperti.

Il programma, che nelle edizioni precedenti si sviluppava in un intero mese, in questa edizione è diviso tra maggio e agosto con 5 momenti tematici diversi dedicati all’uomo, alla natura e al territorio, attraverso escursioni, eventi, concerti, mostre, workshop di danze tradizionali calabresi, laboratori e immancabili pranzi e cene a km 0, andando a toccare alcuni dei paesi più belli del Pollino.

Prendendo spunto dalla figura arcaica del cantastorie, che era solito girare di paese in paese raccontando leggende, filastrocche e favole, Biagio Accardi riesce a portare il suo spettacolo “Cantu e Cuntu” in giro per i paesi, della Calabria ma non solo – è stato spesso anche all’estero – rievocando personaggi della tradizione, e mantenendo in vita vecchi detti o storie quasi dimenticati che un tempo si raccontavano durante alcuni momenti di condivisione della vita di un tempo – vendemmia, raccolta delle olive, uccisione del maiale e molti altri – o durante semplici momenti quotidiani, ad esempio, quando ci si ritrovava tutti davanti al caminetto di casa, e i bambini, come gli adulti, ascoltavano affascinati storie lontane, vere o reinventate. Presente nelle piazze anche con “Kairos”, spettacolo di musica e parole volto a valorizzare l’amore per la terra, urlando al benessere ingannevole che le politiche delle multinazionali ci offrono ogni giorno in cambio della nostra schiavitù.

viaggio lentoUn bisogno quasi necessario quindi quello di rallentare «Un pretesto per dare luce al nostro territorio e a tutto quello che ci può offrire» – ci dice il protagonista, intervistato, per rimanere in tema, mentre percorre con Cometa la strada che li ha portati ad Ajeta, uno dei paesi coinvolti in “Viaggio lento 2014” – dalle tradizioni al buon cibo, dagli antichi borghi alle viste sul mare da togliere il fiato. «Per godere appieno di tutto, delle cose belle ma anche di quelle “brutte”. Un ritorno alla terra, alla vita semplice, ai paesaggi e i territori che solo chi percorre con lentezza può apprezzare».

Durante l’intervista, camminando sotto il sole, mi avvicino ad un cespuglio di fiori gialli e lo annuso, mentre Biagio retoricamente mi domanda «Avresti mai potuto compiere questo gesto stando in macchina?»

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