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Alla vigilia della scorsa tornata elettorale nazionale, quando qualcuno voleva smacchiare il giaguaro, ricordai da questo sito, la gioiosa macchina da guerra di triste memoria. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
In calabria si dovrebbe votare prossimamente… ed ecco le idee geniali di alcuni esponenti politici bipartisan.
Andiamo al voto subito, non facciamo primarie, dibattiti democratici, i nuovi e vecchi capi decidono per tutti. E come disse il Marchese del Grillo, nel celebre film, rivolto alla gente di borgata («io sono io, e voi non siete un cazzo»); così i nostri amministratori. Mentre i giovani calabresi, ricercatori, professionisti, sono costretti ad emigrare.
Non si indignano quando ad un allenatore di calcio della nazionale vengono elargiti quasi quattro milioni di euro, così come quattro ragazzotti che sanno dare dei calci ad un pallone, si possono permettere di tutto e di più.
Ora vorrei sapere cosa devo venire a votare, se voi nelle segrete stanze avete deciso tutto?
I suicidi aumentano, le terapie anti depressive sono in costante crescita; una classe politica che ammorba la publica opinione con i loro sproloqui televisivi.
Ormai è palese che, a prescindere dal colore politico, la nostra regione non cambierà mai. L’ignavia, la mentalità mafiosa, è nel nostro DNA.
Recentemente molti si sono offesi per le parole di Nando Dalla Chiesa circa i calabresi, ma il dato che risalta in campo nazionale ed internazionale è inequivocabile: andremo a votare, chi vi andrà, consci che non vi sono serie aspettative di reale cambiamento.
