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Neanche il tempo di gioire per un progetto che ha dato insperati frutti (un’importante vittoria di Coppa Italia che qualcuno avrebbe voluto mettere in discussione per formali questioni legate al tesseramento di alcuni giocatori), che per il San Lucido Calcio è di nuovo emergenza. O più propriamente “caos”.
Tutto da rifare, Sergio Lanzillotta lascia, seguito da Luca Provenzano e Giuseppe Mandarino. Società in alto mare.
Lo aveva detto e lo ha fatto: mister Sergio Lanzillotta non è più il tecnico pro tempore del San Lucido calcio. Dopo la prima gara di coppa contro il Roggiano e la seconda contro lo Scalea, la società non solo non esiste ancora ma è ben lungi dall’essere composta. Non veritiera la notizia che chiunque volesse tesserarsi con il San Lucido, si sarebbe entro il 17 settembre potuto svincolare, di conseguenza se contro il Roggiano si è fatta gran bella figura, in virtù di un successivo tesseramento a Scalea uomini contati hanno ottenuto minor gloria. Non solo Lanzillotta, ma Luca Provenzano, Giuseppe Mandarino e Giovanni Carbone, legittimamente senza garanzie obiettivi e stimoli lasciano in blocco. Effetto domino dunque, che avrà ripercussioni. Sontuoso ringraziamento al mister Lanzillotta che solo con passione e cuore ha raccolto ragazzi per cui la stima è palese e reciproca ed evitato altre sanzioni a quella che fu fino al 30 giugno Polisportiva. Eppure lo stesso Lanzillotta, referente dell’Atletico San Lucido, avrebbe avuto mille ragioni, per non aderire all’idea di evitare sanzioni economiche alla società: tutti ricordano gli sgarbi e gli attriti sportivi che l’Atletico subì la passata stagione, venendo persino allontanata come scuola calcio, dal Pasquale Provenzano a vantaggio di altri. Insomma una dimostrazione di stile forma educazione e rispetto vincente. Risultato? Amministrazione confusa società fantasma.
