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Con un’amministrazione ridotta al mero esecutivo e ad una rappresentanza consiliare incapace di passare il vaglio dell’aula senza incappare in sonore bocciature, per la coalizione ordita ai tempi delle elezioni 2017 è ormai giunta l’ora di fare i conti con una realtà desolante, fatta di continue defezioni ed abbandoni che non lasciano presagire nulla di buona in vista del prossimo appuntamento con le urne.
Ultimo in ordine di tempo è giunto l’addio di “Vivere Paola”, compagine che fa capo al professor Franco Fedele, attivissimo e determinante nel corso della galoppata elettorale che consentì a Roberto Perrotta di poter fronteggiare tutti gli avversari in lizza alle scorse amministrative.
Con una nota stampa pubblicata in data odierna, i portacolori del movimento hanno preso le distanze da quanti siedono ancora, imperterriti, al Sant’Agostino.
«Ci siamo riuniti con gli amici del circolo – si legge – per fare il punto della situazione politica in vista delle imminenti consultazioni amministrative di Paola. È emersa in tutti gli interventi la drammaticità in cui vive la nostra città che in questi ultimi 5 anni, nonostante le difficoltà per il covid, ha registrato un’arretratezza significativa, senza contare quella relativa ai residenti che se non ci sarà un cambio di marcia nella gestione della cosa pubblica finirà per passare al di sotto dei 15mila abitanti che comporterà conseguenti ripercussioni sui finanziamenti pubblici. Per non parlare della gestione “allegra” del Perrotta che con l’intera maggioranza eletta e con i supporti di consiglieri della minoranza, che lo hanno sostenuto, hanno disastrato ulteriormente i conti del Comune con un probabile nuovo dissesto. A tale proposito non mi rendo conto dive ha vissuto il consigliere di maggioranza che considera l’attuale amministrazione attenta alle spese (il riferimento potrebbe essere rivolto tanto a Ivan Ollio, quanto a Pino D’Andrea, ultimamente apparsi con dichiarazioni sulla carta stampata, ndr). L’augurio è che questa maggioranza anche se ridotta a brandelli, con un sindaco in minoranza in consiglio comunale che non il pudore di dimettersi, venga spazzata via e lasci il posto ad altri. Personalmente – è il prosieguo del pensiero di Franco Fedele – rimango preoccupato per il trionfalismo messo in atto dal Perrotta per la eventuale realizzazione del porto di Paola con l’imprudente “assegno gigante di 20 milioni di euro” pubblicizzato da più parti. Le cose – se dovesse essere realizzato il porto – dovranno essere fatte con grande trasparenza e non con il solito clientelismo politico di cui è “maestro” purtroppo il Perrotta. Insomma il fallimento Perrotta e dei suoi amici è palpabile e tutti i suoi vecchi e nuovi amministratori e consiglieri comunali, in primis Graziano Di Natale ed aspiranti nuovi candidati a sindaco sono indistintamente responsabili».
