Che Dio ti benedica Quando al mattino ti svegli poggi i piedi per terra ti stropicci gli occhi Che Dio ti benedica Quando attraversi la strada a mente libera o ingolfata Mentre bevi un caffè Che Dio ti benedica Quando baci la vita Quando la …
Read More »E lu sinnacu rispuse: «Sefate lu fermafuru!» [Ed il sindaco risposte: «Sefate il Fermaforo»]
E lu sinnacu rispuse: «Sefate lu fermafuru!» Dici ca mintanu tri luci culurate Ca pu su ssia, dudici, tutte alluminate Dici c’ù fann’ ppì dare sicurezza A chiri c’attraversano in tutta giovinezza Dici ch’ì mintanu supra alla statale Cura collaborazione i nu consigliere provinciale Dici c’accussì “tamponano ù …
Read More »Città con il Nome di Donna: La faccia (almeno) si salva?
Era il momento delle incerte certezze al San Settembrino. Sebbene il sindaco Baracca del Rampante Cavallino, continuasse a non fidarsi di nessuno, la vita amministrativa riusciva comunque a prendere fiato. Risparmiarlo, il fiato, era difficile. L’esecutivo guidato in sostituzione da Fieramosca Scanu riusciva a malapena a non farlo passare tra …
Read More »Città con il Nome di Donna – «Non riconoscerò mai quel figlio»
Mentre la paura serpeggiava, colorata di quelle tonalità che solo certe banconote riescono a rappresentare (arancione, verde, giallo, viola, viola e ancora viola), presso l’olimpo allestito sulla sommità del San Settembrino fervevano incontri, conferenze, consulti e summit. Il sindaco Baracca del Rampante Cavallino aveva la fronte imperlata di sudore, patinato …
Read More »[SCANDALO IN REGIONE] A fissa ha d’ì mora – Trad. La sciocca (?) deve morire
A fissa ha d’ì mora E bellu bellu scinna d’ù cavaddru Ccu sta vrangata di consiglieri eletti Ccu ra reggione che ormai è nu piedistaddru Addù rimborsanu puru ù priezzu d’ì marchette Bellu bellu, senza t’affannare assai passati na manu supra a capu tua lucente Passati ara mente …
Read More »CITTÀ CON IL NOME DI DONNA [Cap.V] La fiducia manda Paradiso
«Ecco qua» – disse mentre varcava l’ingresso del San Settembirino – «forse sono al sicuro» – sospirò. Così, il sindaco Baracca del Rampante Cavallino entrò in municipio. L’aria era pesante, condizionata da lamentele che solo il coltello di vecchie da proverbio poteva tagliare. Un tifone di afa mista a respiro …
Read More »Quannu ù Sinnacu prega alla Madonna [trad. Quando il Sindaco prega la Madonna]
Quannu ù Sinnacu prega alla Madonna Cum’ù Ciucciu che alla scola s’arricorda d’ì doveri sulu a giugno e sciancatu arriva cull’affannu davanti i prufussuri l’uominu che ha bivutu e mangiatu, tuostu cumu nu cutignu s’arricorda d’à salute sulu quannu arrivanu i duluri E allura fuija e schama, guarda …
Read More »Una lacrima in una stretta di mano
Gli occhi lucidi scorrevano schermate biancazzurre, quasi fossero il presagio di una tragedia cittadina, il Sindaco Baracca del Rampante Cavallino non poteva capacitarsi dello sgarbo ricevuto. Chilometri di pellicola sbobinata giacevano in terra, sul nastro arrotolato attorno alle caviglie erano impresse immagini, momenti, intrisi di una tristezza che soltanto un …
Read More »Parcheggio in centro: PERICOLO MORTALE!
Lo “sgarbo” non era ancora stato metabolizzato e l’ignobile catena imbrigliava ancora il cuore del fanciullo, “Parcheggio in centro” così languiva nella morsa dell’avocado Tovaglioli che, nei suoi riguardi si esprimeva con parole dolci. «Anche io sono tuo padre – scandiva con tono preoccupato – e non pensare che ti …
Read More »ORRORE E SACRILEGIO. Catena recluse parcheggio in centro
Documentato come una “bestia rara”, stava lì, disteso su di un lembo di terra brulla e diviso tra una marea di proprietari. Riposava, consapevole delle sue potenzialità attrattive e risolutrici per il comparto turistico-commerciale della Città con il nome di Donna. Placido si lasciava raschiare al mattino dalle rupe e …
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